venerdì 11 aprile 2008

Veltroneide al voto

Secondo me Veltroni può vincere le elezioni. Ma a una condizione. E' vero che nel 2006 Prodi ha vinto contro Berlusconi con 26.000 voti in più al Senato. E' vero che oggi parte di quei voti sono stati sfrattati in un partito che non raggiungerà il quorum (al Senato) in quasi nessuna regione (Sinistra, non si capisce perché "L'", Arcobaleno). Verissimo. Ma ricordiamoci che prima della vittoria azzoppata di Prodi, due anni fa, il distacco tra Ulivo e Cdl era (almeno così sostenevano tutti i sondaggi) molto pesante. Gli elettori antiberlusconiani ci sono, ma secondo me sono più di quelli antiprodiani e filoberlusconiani. Se Veltroni riesce a portare al voto tutti gli elettori che nel 2006, nelle ultime settimane, non erano andati più a votare Prodi perché non avevano capito in che senso più tasse per tutti e in che senso "cuneo fiscale", bene, se Veltroni ci riesce allora non ho dubbi: lunedì vince lui.

3 commenti:

antonio ha detto...

Quest'ultima settimana di campagna elettorale e' stata intensa e Berlusconi ne spara una dietro l'altra (ancora aspettiamo la cordata).
Dubito che la SA non raggiungera' il quorum in molte regioni, praticamente nessun partito ha fatto campagna elettorale di sinistra quindi non si capisce chi possa intaccare la sua base elettorale (anche se delusa dai due anni di Prodino).

Il PD fara' un buon risultato, nel PDL credo che alleanza nazionale paghera' lo scotto di non presentarsi col suo simbolo. I sondaggi, che non si possono divulgare, dicono che berlusconi sarebbe tra 161 e 162 senatori (162 e' la maggioranza assoluta), io dico che potrebbe avere meno senatori. Casini e' fuori dai giochi.

Ricordiamoci che in questa campagna elettorale e' stata giocata molto bene da Veltroni, nella precedente c'era quell'ameba di Prodi che si e' fatto recuperare punti su punti da Silvio, giorno dopo giorno; Veltroni non e' la stessa cosa, e lo stiamo vedendo giorno dopo giorno.

Ne riparliamo martedi' cmq

Anonimo ha detto...

Mi permetto di ricordare ad Antonio che la maggioranza assoluta al Senato è di 158 senatori! Il fatto che il governo Prodi abbia vissuto per due anni grazie ai sette senatori a vita, portando il quorum a 161 non significa niente (in un paese democratico).

I senatori a vita non possono far parte della cd. "maggioranza politica" che sostiene un governo riconoscendosi nel programma da esso presentato agli elettori e poi alle camere.

Se Berlusconi ottenesse 161 senatori, vorrebbe dire che l'opposizione avrebbe 154 senatori e non 161!

Al di là del dato "giuridico", inoltre dubito che i senatori a vita, nell'eventualità di una maggioranza di centro-destra voterebbero contro la fiducia (solo la Montalcini ne sarebbe capace; Cossiga e Andreotti sono sempre e comunque filo-governativi; Ciampi avrebbe la buona creanza di non andare a votare; Pininfarina non va in Senato da tempo e nemmeno Colombo arriverebbe a tanto; su Scalfaro ho i miei dubbi...).

161 senatori costituirebbero senza dubbio una maggioranza, risicata e, probabilmente traballante, ma comunque una maggioranza...

antonio ha detto...

sono d'accordo, non ho dubbi che i senatori a vita votino la fiducia, con 161 senatori silvio puo' governare, il problema e' se non saranno 161 ma qualcosa come 155, allora ci sarebbe qualche problema.

Vedremo