lunedì 29 dicembre 2008

Quanto non vorrei essere garantista a volte. Quanto

http://iltempo.ilsole24ore.com/politica/2008/12/28/969367-inchiesta_cantone_preferito_saviano.shtml

Da leggere

Bellissimo articolo di Micheal Oren su New Republic

Ingiustificata, scrive Paolo Ferrero su Liberazione

"Questa è la Gaza che viene bombardata indiscriminatamente dall'esercito israeliano. Questa è la Gaza che subisce una rappresaglia di violenza inaudita, sproporzionata e completamente ingiustificata".

Memorizzare please: "Ingiustificata"

Oddio

Sudo, tremo, ho paura. Ma dopo questa e questa forse sto diventando pure fassiniano.

Israele, il Papa e gli altri

Dalle agenzie. La Terra Santa e' ''nuovamente sconvolta da uno scoppio di inaudita violenza. Sono profondamente addolorato per i morti, i danni materiali, le sofferenze che le popolazioni vittime di questo tragico susseguirsi di attacchi e di rappresaglie. La patria terrena di Gesu' non puo' continuare ad essere testimone di tanto spargimento di sangue che si ripete senza fine'', ha detto il Papa pochi giorni fa dopo aver letto sulle agenzie di stampa che dal 2001 a oggi, ininterrottamente, a Sderot sono caduti più di 4000 razzi Qassam. No, scusate, questo non l'ha detto nessuno.

venerdì 26 dicembre 2008

Nonna moderna/ 14

Stimolata dai non facili preparativi prenatalizi, forte di una tosta battaglia trionfalmente portata a termine con quattro astici vivi fino a poche ore fa e già da diverse ore pronta ad offrire ai suoi commensali un piccolo cappone da otto chili, ripieno di ragu, lei, innervosita anche dalla tradizionale febbre natalizia e stimolata da un'abbondante cena di cui è stata fiera protagonista, ieri l'ha messa così.

"Un cretinu più cretinu dell'altru sugnu. Ni possu vidiri, nii supportu. Chinnaffare cu u federalismi ieu? Farfanterie sono, farfantterie", dice con un chiaro riferimento alle recenti polemiche leghiste sulle riforme promesse (e non ancora mantenute) relative al federalismo. "E chiddatru? Chiffa? Chi dici? Chi ave? Iddu", dice storcendo la bocca e imitando in modo poco elegante il leader della Lega Umberto Bossi, "iddu si sapi chi voli una cosa e basta. Docu, u federalismo. E d'atru? Chi vole?". Chi? "Velltoni, chi nun si sapi più si è carne u pesci e che ormai depresso e però ancora che parla è".

martedì 23 dicembre 2008

Qualunquismo

Dell'inchiesta giudiziaria per il momento non me ne frega nulla, ma se c'è una cosa profondamente sentita da dire all'imprenditore che a quanto pare più degli altri si è occupato della manutenzione delle strade di Roma negli ultimi anni è questa: complimenti, dottor Alfredo Romeno, davvero ottimo lavoro.

venerdì 19 dicembre 2008

Sul Messaggero

Dopo aver notato che sono due giorni che sul Messaggero non compare il nome di Romeo in prima pagina, mi sono andato a rileggere un po' di roba su Caltagirone e Romeo e ho trovato alcune cosuzze interessanti. Tipo questa.

Il Foglio. Diffidare delle ordinanze, delle carte e delle sentenze con troppi aggettivi (vedi il caso Romeo)

Dicono che la differenza tra un bravo giornalista e un cattivo giornalista sta nell’avere così tanto materiale da avere la possibilità di raccontare un fatto senza aver bisogno di descrivere nient’altro che quello che si è raccolto, o quello che si è visto. Quando si racconta qualcosa – almeno così insegnano – meno aggettivi ci sono, meno commenti ci sono, meno avverbi ci sono, meno parole che lasciano intendere opinioni ci sono, e meglio è. Punto.
La stessa cosa, dovrebbe valere per le sentenze, per le ordinanze e per tutto ciò che magistrati e gip scrivono per informare di un reato commesso e per provare a inchiodare un indagato. Quando un articolo di cronaca è pieno di aggettivi c’è qualcosa di strano: sembra quasi che ci sia qualcuno che ti voglia convincere di qualcosa senza avere argomenti sufficienti per farlo. Con “le carte” spesso funziona allo stesso modo, e allora dopo aver letto la nota che la procura di Napoli ha scritto sul gran casino napoletano c’è un aspetto che va notato, perché sempre più spesso capita che ci siano gip che scrivono sentenze o ordinanze dando l’impressione di non riuscire a essere totalmente distaccati. Quasi come volessero convincerci di un fatto non solo offrendoci le notizie di reato ma provando a persuaderci con l’uso di aggettivi e avverbi giusti.

Leggete qui. “Da quelle parole, ascoltate nel corso di una telefonate che egli, amabilmente, intratteneva con Giorgio Nugnes…”. Romeo, “padre-padrone di uno dei maggiori gruppi imprenditoriali romani”. “Si affrettava a replicare il pubblico funzionario infedele”. “Esclusivo ed egoistico interesse di Alfredo Romeo e delle sue imprese”. “Una commistione impressionante…”. “Dirà un esaltato consigliere comunale nel parlare con Romeo…”. Ecco, naturalmente questo non basta per dire che c’è puzza di bruciato. E’ vero, ci sono alcune cose che non tornano, il reato contestato agli indagati di Napoli non sembra essere ancora del tutto verificato. Si parla di appalti e si parla di tangenti, ma dalle carte non solo non risulta esserci nulla che riesca a dimostrare in modo chiaro che i politici indagati hanno ricevuto chissà quale beneficio dalla società Romeo (per capire: non si parla di mazzette, non si parla di favori fatti ai politici, etc etc), ma in più due di quei famosi appalti per cui sono finiti sotto indagine anche gli assessori della giunta di Napoli non risulta proprio che siano mai andati in porto, dato che l’appalto che doveva finire in mano alla Global Service dei Romeo (quello sulle strade del napoletano bandito dalla provincia di Napoli) è stato bloccato, e quello che invece era stato bandito dal comune di Napoli è stato stoppato da un ricorso al tar del 28 febbraio.
Claudio Cerasa
19/12/08

giovedì 18 dicembre 2008

Napoli/ 3

La cosa peggiore che poteva fare in questo momento il Partito democratico era accogliere senza fiatare le ordinanze dei giudici di mezza Italia e dire che questo è il momento di fare pulizia nel partito. L'hanno appena fatto.

Napoli/ 2

Io ve la metto così. Dico solo che uno dei tanti comuni, oltre Napoli, che ha avuto a che fare con gli appalti dei Romeo si chiama Roma.

Su Napoli

Mi piacerebbe che qualche grande giornale scrivesse in un cazzo di titolo che l'appalto di cui tutti parlano, quello dei Romeo a Napoli, quello per il quale si sarebbero fatti in quattro centrodestra e centrosinistra, bene, quell'appalto lì non è stato mai approvato. Mai. Mai. Mai.

mercoledì 17 dicembre 2008

Il Foglio. "Reato di chiacchiera. Da Toto a Fassino, storia dei nostri processi alle intenzioni. “E’ come un romanzo di Roth”, dice Saccà

A proposito dei reati di chiacchiera.

No anticav e no anti Tonino.

In una formidabile intervista alla Stampa, Francesco Rutelli - non esattamente un dirigente che finora ha offerto una particolare linfa al Partito democratico - attacca il segretario del Pd sostenendo una tesi originale. In sostanza, dice Rutelli, ora che il Pd è diventato un partito lontano dal vecchio e nocivo antiberlusconismo sarebbe da pazzi diventare improvvisamente un partito anti Tonino Di Pietro. Ecco, il piccolo equivoco che si intravede tra i recenti flop del Pd è che è un po' troppo facile dire com'è bello il nostro pantheon, guardate quanto è grande, guardate quanta gente c'entra etc etc e non dire ogni tanto che invece, in questo momento, il problema del Pd è proprio lui e lo è ancora più del Cav: Tonino Di Pietro.

La sinistra e i giudici

Oggi al Corriere della Sera l'ex parlamentare Francesco Tempestini dice una cosa pazzesca, a proposito dei recenti problemucci del centrosinistra con la giustizia. Il problema per il centrosinistra è che "non c'è più un uomo forte come Luciano Violante che tratta con i
magistrati". Che "tratta" con i magistrati.

martedì 16 dicembre 2008

Men, not Market

C'è una frase molto bella che sul Wall Street Journal di ieri spiega benissimo perché di fronte a tutte le crepe del sistema economico americano alla fine il problema alla fine è questo, e vale soprattutto per la storia di Bernard Madoff. E' che "La vera morale di questa storia riguarda gli uomini, non i mercati". Qui c'è tutto l'articolo, da leggere.

venerdì 12 dicembre 2008

Nonna moderna/ 13

Di ritorno da un lungo e faticoso viaggio dalla sua città nel cuore della Sicilia di Federico II, visibilmente frastornata dalle recenti affermazioni di alcuni tra i più importanti rappresentanti del governo italiano, lei, prendendo spunto dalle dichiarazioni rilasciate da alcuni politici di centrodestra (che non ama) ai giornalisti dei telegiornali nazionali ieri sera, un po' sconsolata e facendo un discorso sullo stato dell'arte dell'esecutivo di Silvio Berlusconi, l'ha messa così.

"Stu disunestu. Avi a mittere la leggi comu piaci a lui, pezz'i facchino. Iddu (frase non riferibile) u sapi chi i cose stanno accussi. Stasera affacciau chiddatru (dice storcendo un po' la bocca), chiddu chi fa 'uhmuhmuhm' (dice probabile riferimento al leader della Lega, Umberto Bossi). Chiminchia affari, iddu? A Padania? Pezzi di genti inutili c'agoverna l'Italia. Inutili. Inutili! E chiddu cu u pizzu? U ministru cu u pizzu!". Ignazio La Russa? "Iddu, u palermitanu!". Catanese. "Peggiu mi sentu".

mercoledì 10 dicembre 2008

In effetti

In effetti ora che Massimo D'Alema e Walter Veltroni hanno siglato una "tregua" firmando un comunicato congiunto in cui sostengono che nel Pd non c'è alcuna questione morale - "siamo uniti in una campagna pretestuosa" - noi tutti elettori democratici siamo dunque convinti che nel partito va tutto bene, che siamo tutti felici, tutti uniti e tutti pronti, allegramente, a farcelo mettere lì dove non batte il sole con il sorriso, finalmente, e senza rancore. Semplicemente felici.

martedì 9 dicembre 2008

Se Berlusconi salva la Roma altro che presidente, lo fanno Papa e capitano.

(Apcom) - Giornata boom per il titolo As Roma che ha chiuso la seduta con un guadagno del 21,7%, dopo essere stato fuori dalle contrattazioni per l'intera seduta per eccesso di rialzo. A spingere gli acquisti sono state le indiscrezioni di stampa che parlano di un interesse di fondi sovrani libici insieme alla compagnia petrolifera Tamoil per un ingresso nel capitale della squadra capitolina. L'indiscrezione è stata però smentita da Italpetroli, società della famiglia Sensi che controlla l'As Roma, che ha negato qualsiasi contatto sia diretto sia indiretto con rappresentanti dei fondi libici o di Tamoil. No comment, invece, da parte di Unicredit che, secondo la stampa, sarebbe il tramite fra i libici e la Roma.

martedì 2 dicembre 2008

Del perché l'eroico Villari mai se ne andrà

Leggete qui, il regolamento parlamentare della Vigilanza Rai

La Russa e Bill Gates

Sarà l'ora, sarà la stanchezza, sarà quel che sarà, ma stamattina alle 8.45 il ministro della Difesa Ignazio La Russa, intervistato da Maurizio Belpietro su canale 5, ha detto di essere molto contento per la conferma di Bill Gates come responsabile della difesa degli Stati Uniti. Bill Gates.

lunedì 1 dicembre 2008

Sinceramente

Sinceramente l'idea di aumentare l'iva per le pay tv, in questo momento, in queste condizioni, in questo periodo, mi sembra una bella cazzata.