mercoledì 29 agosto 2007

Trashtevere

E' ridicolo. Avete presente le metropolitane il giorno dopo un attentato (o una minaccia d'attentato) in qualsiasi altra parte del mondo, che improvvisamente si ritrovano piene di poliziotti, cani, etc etc? Avete presente, poi, quelle stesse metropolitane che pochi giorni dopo tornano esattamente come prima? Avete presente la storia di Trastevere? Della coca sugli specchietti etc etc. Ecco, la situazione è che Trastevere ora è sotto la preziosa scorta di un centinaio di militari, poliziotti e carabinieri che trotterellano tra piazza Santa Maria in Trastevere e Piazza Trilussa e che, ma la colpa naturalmente non è loro, sono sicuro che tra dieci giorni, quando le cronache romane sempre meno veltroniane, torneranno a parlare di notte bianca e di colossei magnificamente illuminati, state certi che non saranno più costretti ad andare in giro a difendere la limpidezza mediatica del modello Roma.

Lavavetri

Stronzate. Chi l'ha detto che è leghismo la storia dei lavavetri? E' ovvio che ci sono tanti problemi prima dei lavavetri (immigrazione, criminalità etc), però non è male che a qualcuno comincino a girare le palle.

Letta

Oggi Letta chiede, su Repubblica, di "cambiare quelle regole o si uccide la partecipazione". Dice cioè che chi va alle primarie non deve essere costretto a iscriversi. Giusto. Peccato però che non sia affatto così.

martedì 28 agosto 2007

Governo e Partito democratico

Certo che se Romano Prodi e Rosy Bindi credono che bastino le primarie di Veltroni, Rutelli e Franceschini per mettere a rischio il governo, forse Romano Prodi e Rosy Bindi, e naturalmente anche il vicepremier Rutelli, dovrebbero iniziare a farsi delle domande e a darsi delle risposte. Il problema è il Pd che nasce veltroniano o il problema è il governo che sta morendo prodiano?

martedì 21 agosto 2007

Soru, Walter e Cdb

Chissà se è solo un caso. Veltroni, ormai è chiaro, non si aspettava per le primarie di incontrare un simile casino, soprattutto per quanto riguarda i candidati regionali (cosa è successo. In alcune regioni i candidati veltroniani sono appoggiati anche, oltre che da Veltroni e quindi dal suo compagno di ticket Franceschini, da Letta e/o dalla Bindi. Il risultato è che in alcune regioni la parte della Margherita che compone il ticket, quindi Franceschini che tradotto significa ex Partito popolare, ha paura di essere scavalcata dai suoi ex compagni di partito, come Letta e Bindi), è chiaro che qualcosa Walter deve fare, ora che è tornato dalle Maldive. E mentre lui era in vacanza, mentre Bettini e la Melandri lo difendevano, lo difendevano e lo difendevano, Carlo De Benedetti firmava accordi con Tiscali, quindi con Soru e ora, pochi giorni dopo, Renato Soru - governatore lettiano e numero uno di Tiscali, che però non conferma la notizia del Corriere - scende in campo per il Pd. E scende in campo, così sembra, per Veltroni e forse un po' anche per De Benedetti. Chissà se è solo un caso.

venerdì 17 agosto 2007

Tra le lettere di oggi

Al direttore - Quando non si sa bene come definire la “cosa”, che sia bianca, rossa o nera, sembra sia diventato molto trendy utilizzare quella parolina lì, “radicale”. Sarà il caldo (oppure il fresco), sarà che a Roma – specie dalle parti di Largo Fochetti, specie dalle parti di Francesco Merlo – ostriche e caviale non son più quelli di una volta, ma chissà perché ogni giorno c’è un Prodi che scrive alla sinistra radicale, c’è il radicale che non ama la sinistra radicale, c’è il Pd che non vuole il radicale, c’è Casini che sogna un centro radicale, c’è Baccini che dice di non saper bene cosa diavolo sia questo centro radicale ma che comunque lui, il centro, non lo vuole radicale, ma lo vuole solo radicalmente moderato; c’è la Bindi che chiede responsabilità alla sinistra radicale, c’è la sinistra radicale che prima, sul welfare, chiede un cambio radicale e poi, un po’ stordita, dice che se non ci sarà un cambio radicale la colpa, naturalmente, sarà di tutti questi militanti qui, logicamente radicali; e con il risultato, magnifico, che ormai, quando dici o quando scrivi “radicale” non ti risponde più nessuno. Proposta: non è più semplice iniziare a dire “radicale” solo accanto alla parolina “partito”? Claudio Cerasa

giovedì 16 agosto 2007

Surriscaldamento cerebrale

CLIMA/ MERKEL IN GROENLANDIA PER DISCUTERE SURRISCALDAMENTO CLIMA/ MERKEL IN GROENLANDIA PER DISCUTERE SURRISCALDAMENTO Oggi e domani, effettuerà giro in elicottero assieme a esperto Berlino, 16 ago. (Ap) - Accompagnata dal ministro dell'Ambiente tedesco, la "cancelliera" tedesca Angela Merkel è diretta oggi in Groenlandia, dove discuterà del surriscaldamento globale con le controparti locali. Merkel e il ministro dell'Ambiente Sigmar Gabriel incontreranno il premier danese Anders Fogh Rasmussen e il collega della Groenlandia, Hans Enoksen, nella città di Ilulissat, dove si trova il ghiacciaio di Sermeq Kujalleq, il più grande al mondo dopo l'Antartide e patrimonio delle Nazioni Unite, che si è ridotto drasticamente negli ultimi anni divenendo il simbolo degli effetti dei cambiamenti climatici nel mondo. La Groenlandia è un territorio danese semi-autonomo. La leader tedesca, che fino a giugno deteneva la presidenza di turno dell'Ue e guida ancora quella del G8, si fermerà in visita due giorni ed effettuerà un giro in elicottero sopra i ghiacciai dell'area assieme al professore Dorthe Dahl Jensen, uno dei maggiori esperti danesi in materia. Cuc 16-AGO-07 16:48 NNNN

Tra le lettere di oggi

Al direttore - Ero rimasto affascinato da un partito, il Pd, che prima di nascere, prima di avere un’assemblea, un segretario, un ufficio tecnico e uno Stumpo, fosse già riuscito ad avere una scuola, dove s’insegnava a essere democratici. Se ne parlava, mi pare, un anno fa. Ci siete ancora? State bene? Dateci un segnale, per favore. Siete in vacanza? Cioè, come funziona? Vi danno i crediti da recuperare a ottobre? Avete un bonus sui 5 euro delle primarie? Sposetti vi vuole bene? Voterete Adinolfi? Avete un blog? Vi hanno fatto comprare tutti i cd di Fresu? Avete mangiato tanto slow food? Per favore. Dite qualcosa, siamo un po’ preoccupati.
Claudio Cerasa

Il Foglio. "Viva chi vola alto a basso costo"

http://cerazadeallegati.blogspot.com/2007/08/il-foglio-viva-chi-vola-alto-basso.html


domenica 12 agosto 2007

Due o tre cose su Cuba

Dunque, Cuba. Ricordate tutte le parole e tutte le frasi che vi dicono prima di partire, mettetele insieme, ripetete "contraddizioni", "turismo sessuale", "però è un posto affascinante", "mio Dio, è un paradiso", "ma come fai ad andartene", etc etc e moltiplicatele per dieci e poi togliete diciotto anni e andate al 1989. Cioè, l'anno della caduta del Muro di Berlino. Vi diranno sempre così: vi ripeteranno tutte quelle parole che i vostri amici vi avevano detto prima di partire, vi diranno che sì, è tutto vero, e poi vi spiegheranno che prima, quando c'erano i russi, prima che cadesse il muro, a Cuba si stava da Dio etc etc. Potrete anche crederci, potrete anche credere che in fondo la Revoluciòn fu una gran cosa, potrete leggere tutte le guide inzuppate di accecante antiamericanismo (i cubani odiano l'America solo perché non possono sognarla, naturalmente non conoscono nulla degli Stati Uniti però ascoltano Radio Progreso - mi sembra che si chiami così - e leggono i manifesti in giro per l'Havana dove sotto a uno Bush stilizzato si legge: Terrorista, per il resto ripetono a pappagallo). Cuba però è ormai un gran bel pupazzo.


E non si tratta della naturale propaganda, del modo in cui riesci a leggere sulle labbra delle guide come determinate parole si sono stampate nella loro lingua (parlando del 1959, anno della Revoluciòn, non si usano verbi come "arrivò", "ci fu" etc, tutti, ma proprio tutti, utilizzano lo stesso verbo: "triunfò"), e non si tratta del fatto che i cubani provano a farti credere che, in fondo, Cuba dei missilini russi non ne sapeva niente e non si tratta neppure del fatto che le guide fingano di non ricordare la parolina per ricordare il 1961 e la Baia dei porci (come se dice nella vostra lingua? Ah, sconfitta? O no, disfatta forse?), c'entra che da quando Cuba ha deciso di trasformarsi in un parco giochi per turisti, da quando il turismo è la quinta risorsa economica del paese (la quinta lo dicono loro, ma io non ci credo, secondo me è molto, molto di più e chiaramente se Cuba va avanti è anche colpa di turisti con brache e crema solare che vanno lì), da quando i turisti-consumisti-capitalisti sono diventati il principale erogatore di moneta, i cubani che "sogniamo tutti di essere come Che Guevera" e come Fidel Castro (che nel 1957 il New York Times definì il Robin Hood latinoamericano, sapevate?), hanno capito che l'unico modo per "vendere" Cuba ai turisti è quella di dipingerla come una perfetta Gardaland del comunismo, e provano ancora a farla funzionare questa Gardaland, in parte ci riescono ma si vede che è finto, che non è vero, che ci credono solo perché non hanno altro a cui credere davvero. Si vede fin troppo bene che ormai gli anticapitalisti vivono soltanto grazie ai soldi dei capitalisti. Sembra banale, ma non credo lo sia.


E' vero, ci sono alcuni lati affascinanti, è incredibile come tutti pur essendo mediamente molto poveri (dai 12 ai 20 euro a testa è lo stipendio, ma naturalmente da qualche anno c'è tutto il turismo in nero, poi ci sono le mance etc etc), siano però poveri con molta dignità, è incredibile come (se davvero funziona così) il servizio sanitario è gratis per tutti, l'autostop (è una lunga storia) è praticamente legalizzato (nel senso che chi guida se non si ferma si prende la multa), è affascinante come ci sia il libretto per prendere da mangiare, gratis, una volta al mese ed è anche davvero notevole come si percepisca una forte sensazione di voler condividere tutto tutto tutto (per quanto si riesca a percepire in una settimana di vacanza in ciavatte e occhiali da sole), però c'è una parola che credo possa far capire come si sentano i cubani davvero, una frase che va al di là del lavaggio del cervello ("non ho voglia di uscire da Cuba", "non mi interessa vedere altri paesi", "io sto bene qui", etc etc), ma la frasetta, pur riferendosi alla sua specifica condizione di operatrice turistica, è quella detta dalla mia guida, questa: "Non siamo padroni della nostra vita".
Ecco, finisci la tua vacanza a Cuba, rimani indubbiamente colpito da un paio di aspetti ma poi ci pensi e naturalmente non puoi che partire dal principio, dall’inizio: dalla dittatura (che loro spacciano per elezioni libere, dicendo che Fidel potrebbe anche non essere eletto nella sua circoscrizione, perché dipende tutto da noi), dalla non libertà, dalle torture, dal lavaggio del cervello. E allora ti chiedi: si può anche capire la Revoluciòn (ma a leggere le parole che scriveva Fidel prima di cacciare Batista sembra che Fidel parli di se stesso) , ma 40 anni e passa di regime, meglio, di dittatura, di fucilazioni, di non libertà valgono la candela? La risposta è no. Naturalmente no.

giovedì 2 agosto 2007

Ripensaci, Cap

AN: NANIA, CON CAPEZZONE CI SI PUO' BATTERE PER OBIETTIVI COMUNI Roma, 2 ago. (Adnkronos) - "Non trovo nulla di scandaloso nelle dichiarazioni di Daniele Capezzone sulla possibilita' di compiere un percorso insieme ad An. Purche' sia chiaro che una cosa e' battersi per obiettivi comuni, altro e' il progetto politico che si porta avanti ed il campo dei valori di riferimento. Sono stato sempre dell'idea che An debba essere un partito aperto ma con radici ben solide e con una coerente prospettiva". Lo afferma il vicecapogruppo di An al Senato Domenico Nania. (Red-Pol/Ct/Adnkronos) 02-AGO-07 15:42 NNNN