giovedì 28 febbraio 2008

Sacra quota

Non ne posso più con questa storia di quote rosa, quote giovani, quote anziani, quote gay e - vedrete - quote nere. Io credo che sia perfettamente inutile, e anche dannoso, parlare di meritocrazia, di società del merito o come diavolo volete voi (cioè: dire che va avanti solo chi se lo merita e che chi occupa una poltrona è solo chi ha le palle e chi ha un po' di sale in zucca, come direbbe mia nonna) quando poi in lista ci deve essere una quota forzata. Devo essere sincero: quando questa mattina ho letto sul Corriere la notizia, falsa, che Veltroni non avrebbe candidato alcun omosessuale alle elezioni, mi era sembrata una mossa coraggiosa. "Libera", come direbbe Veltroni. Sarà che non sono mai entrato in una sezione, sarà che di politica ne capisco così così, ma non mi sembra tanto difficile capire, a sinistra come a destra, che se in America i democrat hanno un nero e una donna candidati alle primarie, le quote c'entreranno pure qualcosa nel primo caso (ma grazie al cielo il Ku Klux Klanin Italia non c'è mai stato), ma mi sembra una clamorosa contraddizione di termini usare, nel 2008, le quote giovani, le quote donna, le quote gay e poi cercare di convincere gli elettori che non ci sono ostacoli per nessuno sulla strada della revolucion democratica. Un par di cazzi, come non direbbe mai mia nonna. Il discorso mi sembra persino ovvio: se sei bravo sei bravo, e che tu abbia 80 anni come De Mita, o che ne abbia 29 come Martina a Milano, o che tu sia gay o no, o che tu sia nero o no, se uno ha qualche idea, e un po' di palle, dovrebbe rientrare nell'unica quota opportuna: quello che ci sa fare. Se uno non ci sa fare e ha bisogno di ritagliarsi uno spazietto tra una quota e un'altra, io questa non la chiamo "agevolazione"; la chiamerei soltanto con il suo nome: una in utilissima, e non richiesta, raccomandazione.

Boh

Qualcuno mi spiega che diavolo significa "una laicità eticamente esigente"?

Il Foglio. "Così la castrazione chimica è entrata in campagna elettorale"

Sceriffo, forbici, pedofili e il pugno durissimo di Veltroni e Fini. Se ne può parlare? Forse sì, forse no

C'è solo un capitano

http://cerazadeallegati.blogspot.com/2007/08/il-foglio-il-vero-fenomeno.html

mercoledì 27 febbraio 2008

Palle pulite

PEDOFILIA/ CALDEROLI: VELTRONI HA DIMOSTRATO DI NON AVERE 'PALLE' PEDOFILIA/ CALDEROLI: VELTRONI HA DIMOSTRATO DI NON AVERE 'PALLE' "Non ha nulla da temere da castrazione chimica" Roma, 27 feb. (Apcom) - "Veltroni non ha nulla da temere dalla castrazione chimica: perché la castrazione abbia effetto bisogna avere le 'palle', cosa che lui certamente ha dimostrato di non avere, facendo retromarcia su questo argomento e su quelli etici ...". Lo afferma il senatore Roberto Calderoli, Coordinatore delle Segreterie Nazionali della Lega Nord e Vice Presidente del Senato. Red/Rea 27-FEB-08 18:45 NNNN

1999: Guzzanti, Veltronismi e roba varia. I primi cinque minuti sono da sballo

lunedì 25 febbraio 2008

Il pullmino delle libertà

http://www.repubblica.it/2008/02/sezioni/politica/verso-elezioni-6/multa-pullman/multa-pullman.html

Parola chiave

Essendo il periodo già di merda di per sè, succede che faccio cose strane, tipo questa: ho dato un'occhiata a nuovo maniacale servizio sul mio blog (quali sono le parole chiave che catapultano il navigatore su Cerazade) e con sollievo noto che nel mese di febbraio la parola "Claudio Cerasa" ha battuto in volata la parola "pompino" (10 a 9); scopro con stupore che la seconda parola classificata è misteriosamente "spingendo la notte più in là" e prendo atto che la parola "Inter merda" è arrivata staccata di un punto dalla parola "cornuti".

Magnifico

L'ultimo numero di Panorama (quello con questa bellissima copertina) racconta un paio di storie molto belle di ragazze che avrebbero dovuto abortire e che invece, per varie ragione, hanno deciso di non farlo più: storie molto forti, tormentate, ragionate, peccato però che siano le stesse — cioè, proprio le stesse. Stesse persone, stesso ospedale, stesso Cav – che ho raccontato sul Foglio giusto qualche giorno prima (Qui e qui). E comunque resta una delle copertine più belle di Panorama, quindi, come si direbbe nei licei colti di Roma, bella pe loro.

Veramente da non perdere

Con imbarazzo, tra le lettere di sabato

Al direttore – Sa perché l’articolo sulla procedura di aborto era bello nel suo modo dottorale e tecnico? Perché non c’era nemmeno un giudizio e c’era tutta la verità.
Walter Longo, Roma

Claudio Cerasa è tante cose, ma soprattutto quello: un fortissimo e ardente cronista.

Il Foglio. "Che cosa significa interrompere una gravidanza. Nei dettagli"

Infermiere, anestesista, tubo, contenitore, contenuto, espulsione. Un ginecologo romano e la cronaca di una normale ivg

domenica 24 febbraio 2008

Non importa perché, ma è veramente dura.

Le primarie modello Veltroni

Racconta, Veltroni, di un Partito democratico a vocazione maggioritaria e di ispirazione americana: primarie, fund raising, Internet, We Can, etc. Non so perché, ma tra un elezione (primaria) americana, cioè tra un Obama-Hillary, e un elezione (presidenziale) cubana, se penso a Veltroni e poi penso a Rosy Bindi, Enrico Letta e Mario Adinolfi, chissà perché ma il modello di primaria veltroniana mi sembra molto più simile a questo, che a questo.

venerdì 22 febbraio 2008

Oh my god

"Giuseppe Falcao, figlio del celebre calciatore brasiliano, si e’ iscritto al nostro movimento e sara’ candidato al comune di Roma per Storace Sindaco"

Articoli (e recensioni) sul libro

Qui Repubblica.
Qui il magazine Left (che nello stesso numero, con poco fair play, chiede una moratoria sul mio direttore)

giovedì 21 febbraio 2008

"Il criterio non vale però per "quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico"

Quando dico un cerotto, servirebbe proprio un cerotto.

Il coordinatore nazionale di Forza Italia, Sandro Bondi, ha scritto ai coordinatori regionali per illustrare i criteri nella formazione delle liste. Il Pdl, spiega Bondi, intende "riconfermare in linea di massima i parlamentari uscenti", valutando però "il numero delle legislature ricoperte, il loro radicamento territoriale, l'impegno profuso a favore del partito" con l'obiettivo, prosegue la missiva, "di favorire un necessario e naturale ricambio con particolare attenzione alle donne ed ai giovani". Il coordinatore apre poi il capitolo delle esclusioni per procedimenti penali in corso, chiarendo che il criterio non vale però per "quelli che, come sappiamo, hanno un'origine di carattere politico".

Geniale

http://creezdogg.splinder.com/post/15993497/Top+Ten

Debolezze

Annalena Benini ha scritto sul Foglio che le canzoni di Jovantti sono le perfette colonne sonore – lei però l'ha scritto meglio – delle cazzate importanti. Verissimo. A me il cd nuovo piace da matti, e poi c'è pure questa canzoncina. Sarà che il momento non è granché, il mio, ma secondo me è molto bella. E poi si parla della versione originale di Sherazade. “Tu hai un buon Karma!” mi disse una commessa del negozio dei Tarocchi che in casa aveva un gatto con gli occhi di colori differenti e lo chiamava: ‘Bowie’, di origine persiana come i tappeti sui quali Sherazade raccontava storie come fili di tappeti per volare via da Baghdad.
Qui il testo.
Qui il video.

Consigli per gli alleati del Cav

Qui.

Il Foglio. "La caccia alla strega pedofila da Rignano a New York. Dissequestrato il libro Ho Visto L'uomo nero"

L’ordinanza del tribunale, il diritto di cronaca, la bimba che dice: “Me l’ha detto mamma”, la campagna elettorale

Ho paura

Sento che sta per arrivare un nuovo, brillante, libro di Gianni Minà.

mercoledì 20 febbraio 2008

Apprendiamo con commozione

"Non sarà ricandidato Cosimo Mele, il parlamentare dell'Udc coinvolto lo scorso anno in una vicenda di squillo e droga". Lo annuncia il segretario del partito, Lorenzo Cesa.

Libro dissequestrato

Poi lo spiegherò meglio, ma intanto oggi per me la notizia – magnifica – è questa: la scorsa settimana il garante della privacy ha detto che il mio libro non ha violato la privacy dei minori: oggi, invece, il tribunale di Roma ha accolto il mio reclamo, e il libro su Rignano, sequestrato d'urgenza due mesi fa, è stato dissequestrato. Ecco cosa scrivono i giudici: "Nel libro 'Ho visto l'uomo nero' il trattamento dei dati dei minori presunte vittime di abusi sessuali risulta a ben vedere effettuato nei limiti del diritto di cronaca e in particolare di quello dell'essenzialità dell'informazione riguardo a fatti di interesse pubblico". E poi: "Gli accorgimenti utilizzati - indicazione del nominativo dei minori mediante la sola iniziale del prenome, espunzione del cognome dei genitori dagli atti riportati - appiaono adeguati a garantire la reale protezione dei dati personali dei soggetti coinvolti e ciò anche avuto riguardo alla tutela rafforzata dei minori implicati in fatti di cronaca". E ancora: "Va in particolare eminentemente evitato che la pretesa tutela dei dati personali, intesa in modo formalistico ed indiscriminato, divenga un facile escamotage per condizionare o comprimere la libertà di stampa".
Qui tutta la storia.

Quanto costa un pompino?

http://news.bbc.co.uk/2/hi/7253002.stm?lsm

Punti di vista

Dopo mezzo secolo, Fidel Castro (che è nato nel 1926) lascia il potere, dopo mezzo secolo De Mita (che è nato nel 1928) no.

Oggi si gode

martedì 19 febbraio 2008

Devo ancora capire

Dopo aver letto Camillo, qui, e dopo essere riuscito a non essere in disaccordo con nulla, purtroppo, sono ancora però convinto che voterò Veltroni alle elezioni. Non è semplice, con Tonino, ma credo che lo farò lo stesso. Detto questo bisogna mettersi d'accordo. Perché va bene gli ammanettamenti elettorali, va bene che prima si è "soli" e poi si è "liberi" e va bene che dire "liberi" e dire "Di Pietro" fa un po' impressione. Però rileggendo cosa mi aveva detto W a dicembre nell'intervista fogliante, qualcos non torna. 18 dicembre 2007, domandina su Tangentopoli:

"Sì, quegli anni sono stati degli anni terribili. Io facevo il direttore dell’Unità e penso di poter dire che abbiamo tenuto fuori il giornale dall’impazzimento giustizialista che c’era, andando contro anche all’arresto del fratello di Berlusconi; questo perché faccio fatica ad accettare la dilatazione della carcerazione preventiva per chi non ha compiuto atti contro altre persone. Sono convinto che vanno condannate in maniera forte la corruzione e l’utilizzo spregiudicato del potere: perché sì, in quegli anni i giudici sono andati oltre i loro confini, però poi c’è stata contro i magistrati una campagna inaccettabile; e per questo quella è una stagione che non andrebbe ripetuta, nel senso dell’uso di strumenti giudiziari (secondo me sproporzionati rispetto alla situazione data) e nel senso che non va neanche ripetuta quella soluzione di corruzione spaventosa che questo paese ha conosciuto e ha vissuto e che non so neanche dire se sia del tutto finito”.

Cuba libre

La cosa più bella di Cuba è che quando sei lì e parli con chi ci vive e con chi davvero ci crede all'egalitè del compagno Fidel, la revoluciòn loro te la spiegano citando Marx, descrivendoti la battaglia di Santa Clara e ricordandoti, con orgoglio, che il fratello di Fidel - Raul - è stato l'uomo che ha presentato il Che allo stesso Fidel. W la revoluciòn! Ma quando, a proposito di egalitè, gli chiedi come funzionano le "elezioni", loro ti spiegano che a Cuba non esiste dittatura perché quello che da noi si chiama parlamento (e che a Cuba elegge il lider maximo tra uno a caso dei suoi componenti) lì funziona con un sistema elettorale – probabilmente più trasparente del Porcellum – che permette ai singoli candidati di essere “eletti” in un singolo collegio. E dato che ogni cinque anni, mi sembra, ci sono le elezioni e dato che in uno di questi collegi, ogni cinque anni, si candidava (e veniva eletto) il compagno Fidel, tu ti trovavi un po' di difficoltà a spiegare la differenza tra essere "eletti" ed essere "nominati". E un cubano di media cultura che si sentiva dire da un italiano do you know what is brogli, effettivamente tanto credibile non lo era. La cosa, diciamo così, magnifica di Cuba è che mentre qui da noi il sistema elettorale è un perfetto alibi per maledire il nostro sistema democratico, il sistema a “nomine” democratiche di Cuba è il modo perfetto per convincere un cubano che se c'è un'elezione, e se c'è anche ricambio, non ci può essere dittatura. Pensate se sapessero che Fidel è pure più giovane di Andreotti.

(Qui e qui un pezzo sul cubismo revolucionario nel 2007)

Pazzesco

(ANSA) - ROMA, 19 FEB - Nessuna partecipazione ai cosiddetti 'giochi cattivi', ma una conoscenza dei fatti appresa dalla mamma che lo aveva saputo da un'altra madre. Dal racconto di una piccola di 5 anni, duro colpo per gli inquirenti che indagano sui presunti abusi sessuali di Rignano Flaminio. Interrogata da una neuropsichiatra infantile,la piccola, uno dei 19 minori ritenuti sessualmente abusati, ha parlato di 'maestre cattive che dicevano cose brutte ai bambini',ma ha anche sottolineato di averlo saputo dalla madre.

Il Foglio. "Il Csm va a Napoli e i Klinefelter querelano Rep."

http://cerazadeallegati.blogspot.com/2008/02/il-foglio-il-csm-va-napoli-e-i.html

Il Foglio. "Mia figlia valeva 232,19 euro al mese"

Consultori, comuni, assegni, buoni natalità, operatrici e una gravidanza “consapevole”. Storia di una bambina e della sua “incompatibilità normativa”

Punti di vista

Tutto vero: Fini dice che il Pdl è un partito anche di centro. Casini dice che il Pdl è un partito di destra. Storace dice che il Pdl è un partito di centro. Casini dice che il Pd è un partito di centro. Bertinotti dice che il Pd è un partito di centro. Veltroni dice che il Pdl è un partito di destra. D'Alema dice che l'Udc è un bel partito di centro. Vincenzo Vita dice che il Pd è un partito di sinistra. Follini dice che il Pd è un partito di centro. Veltroni dice che il Pd è un partito di centro-sinistra. Latorre dice che il Pd è un partito di centrosinistra. Mastella invece dice che l'Udeur è un partito.

Campagna elettorale

Finalmente la campagna elettorale entra nel vivo. Oggi, mentre Veltroni promette cose che non potrà mantenere, mentre Casini fonda partiti che neppure lui riuscirebbe a votare, mentre Mastella dice di correre per scelta da solo, mentre la Santanché si candida a Palazzo Chigi, mentre Cusumano è ufficialmente entrato nel Pd, oggi, si diceva, l'argomento di discussione è se Fiorello ha ragione oppure no.

domenica 17 febbraio 2008

Cose a caso

Cose a caso dai giornali di oggi e di ieri.

Negli ultimi quindici anni la spesa pubblica italiana è stata in media del 50 per cento del prodotto interno lordo. Il sindaco Moratti dice che è una cazzata l’equazione Malpensa=Alitalia e che non è corretto dire che, visto che Alitalia ha solo diciassette tratte intercontinentali da Malpensa, Malpensa non è competitiva sulle tratte intercontinentali, che in tutto sarebbero 77, invece. Walter Veltroni non ha ancora parlato di cosa vuole fare con Malpensa. I mille euro al mese che Veltroni vuole garantire ai precari e ai lavoratori che guadagnano meno, vanno moltiplicati per il numero di lavoratori che in Italia guadagnano, in quelle condizioni, meno di mille euro: circa un milione. Nel 1995, scrive il Riformista, Berlusconi aveva offerto a Di Pietro il ministero dell’Interno (io però non ci credo). Woody Allen, scrive Crippa sul Foglio, diceva che “La vita, a volte, vive di vita propria”.

Il Kosovo diventerà indipendente senza che nessuno lo abbia detto davvero. D’Alema ha detto che il Pdl è come un’arca di Noè. Casini, in vista della sua trionfale campagna elettorale, ha ideato uno slogan tutto nuovo: “La serietà al governo”. Fini ha detto che i valori di Fiuggi sono gli stessi che ha il Ppe. Bossi dice che la scelta di Casini, di non correre con il Pdl, può creare problemi seri al Pdl. Perché i conti non si fanno con numeri alla mano, ma si fanno con i numeri che verranno. L’Udc però alle ultime elezioni ha preso il 6,7 per cento. In Sicilia Anna Finocchiaro non correrà da sola, e non correrà da solo neanche Rutelli che domani mattina si candiderà a sindaco di Roma. La liquidazione del numero uno dell’Eni, Paolo Scaroni, è di 8 milioni di euro. Quella di Fulvio Conti, numero uno di Enel, è di 4,2 milioni di euro. Il tetto dei 289.984 mila euro annui di stipendi per i dipendenti pubblici non vale per le 25 società partecipate dallo stato. Mucchetti, sul Corriere, dice che è una follia il tetto: perché, in questo modo, un bravo manager che guadagna 500 mila euro sarà sostituito da dieci pippe che ne guadagnano la metà. La Stampa ha dedicato il secondo articolo in tre mesi sugli Autogrill. La posta di Massimo Gramellini, sulla Stampa di domenica, è semplicemente magnifica.

Tonino

Dal Riformista di ieri: “L’elettorato cattolico non sarà disposto a votare gente come Di Pietro”, diceva qualche anno fa l'onorevole Dario Franceschini, oggi vicesegratario del Partito Democratico di Walter Veltroni e Tonino Di Pietro

Caos Calmo

Altro che trombata. La scena di sesso di caos calmo è una delle scene di sesso più brutte che si siano mai viste a cinema. Personalmente, non ho mai visto un attore toccare così male le tette a un'attrice. Veniva quasi da vomitare. E poi è vero: ma perché non se l'è depilato il culetto, Nanni? Certo è che quando vi raccontanto che "la chiesa" ha attaccato Caos Calmo, che resta un film discreto però, dubito che l'abbia fatto davvero per la scena di sesso (che di per sè andrebbe vietata ai minori perché molto simile, più che a un bel pornazzo, a una bella clip di Dario Argento); il problema vero, e questa pure mi mancava in un film, è che a un certo punto Silvio Orlando costringe Nanni Moretti a bestemmiare la Madonna.

sabato 16 febbraio 2008

"Aborto, la fuga delle donne"

Con due durissime pagine sulle interruzioni di gravidanza, oggi il Corriere della Sera, in uno dei suoi bellissimi "focus" a doppia pagina, spiega perché le donne italiane scappano all'estero per abortire. E lo fa riportando due dati effettivamente inconfutabili. Il primo: "Are there a lot of italian women coming here?". "Yes. Lately even more", risponde la "centralinista della Leigham Clinic". Il secondo: ci sono molte donne italiane che vengono in Svizzera per prendere la pillola Ru486? "Ne arriva una a settimana solo da noi", ammette il ginecologo ostetrico Jürg Stamm. L'unico vero dato? 202 donne che vanno in Inghilterra per abortire all'anno. E poi basta.

Mastella

Tre mesi dopo aver raccontato al mondo di aver ricevuto una telefonata da un signore che sembrava Fiorello ma che in realtà era il Papa, Clemente Mastella spiega oggi perché correrà da solo insieme con una tonnellata di cugini. "C'è uno spostamento a destra, un tentativo massiccio di umiliare gli spazi di libertà politica dei cattolici italiani".

Casini

Dopo aver cercato, coraggiosamente, per settimane di capire chi è che offriva di più, oggi Casini dice che l'Udc non è in vendita.

Da oggi

Da oggi è online il magnifico sito del Foglio. Veramente molto bello

giovedì 14 febbraio 2008

Notizie, e dj, che sinceramente aspettavamo

CAMPIDOGLIO/ DIACO: CANDIDATO PER ROSA BIANCA? OGGI SAREBBE NO CAMPIDOGLIO/ DIACO: CANDIDATO PER ROSA BIANCA? OGGI SAREBBE NO "Mi sento spiritualmente e idealmente elettore di lista Ferrara" Roma, 14 feb. (Apcom) - Pierluigi Diaco è "imbarazzato" per l'ipotesi di essere candidato della Rosa bianca a sindaco di Roma. "Non me l'aspettavo", dice. "Se dovessi rispondere adesso direi di no. Non credo di essere all'altezza, ma se posso dare un contributo...". Giornalista e conduttore radio e tv, Diaco non si sbilancia. "Sarei felice se questa proposta fosse un riconoscimento che riguardasse non me come persona, ma un'apertura, da parte non solo della Rosa bianca, al mondo dei trentenni italiani attivi nel commercio, nell'arte, nella cultura, nella comunicazione e nell'università". Un'ipotesi che convince Diaco "da cittadino". "Da qui a decidere su due piedi se impegnarmi...". Il giornalista auspica, in questo senso, che si apra un dibattito nella città di Roma per meglio definire le varie ipotesi sul tappeto. Conduttore di 'Onorevole dj' su Rtl 102.5 e di 'Temporale' su Canale Italia, Diaco è anche anche autore di una trasmissione radiofonica, qualche tempo fa, con Walter Veltroni ('Il sindaco e il dj' su Radio Rai). Dell'ex primo cittadino capitolino dice: "E' stato un sindaco eccezionale. Il suo governo non ha risolto tutti i problemi, ma ha aperto la città. E' stato forte, presente e sensibile". Il conduttore collabora, infine, al 'Foglio' di Giuliano Ferrara, per il quale cura la rubrica 'dj e ds'. "Da trentenne che ha tutta la vita davanti a sé, e da otto anni collaboratore del 'Foglio', mi sento spiritualmente e idealmente un elettore del movimento per la vita di Ferrara", afferma. Ha parlato con lui negli ultimi giorni? "Assolutamente no", risponde. Ska 14-FEB-08 18:14 NNNN

Ronaldo

Sinceramente: da interista l'ho amato alla follia, l'ho amato perché riusciva a fare gol anche quando Simeone gli passava i mattoni di fronte all'area di rigore, mi ha fatto piangere come un cretino il cinque maggio: maledetto; mi ha quasi fatto tifare Brasile negli ultimi mondiali, come Klinsmann e Mattheus e Brehme mi avevano fatto godere per la Germania nel 1990. Andavo sempre sul sito, mi sono quasi comprato un cappellino con R9, l'ho difeso intervistiando Simoni, lo avrei amato anche se si fosse candidato in un ticket al comune di Ceppaloni e l'ho capito pure quando è andato via a Madrid. E' stato pure capitano dell'Inter, cazzo. Ma certe cose, seppur innamorato, uno non se le dimentica, mio caro. Quindi, buona guarigione, caro Ronnie. Spero però che il bellissimo posto dove verrai, mi auguro presto, curato sia molto, molto, molto vicino a fanculo.

Centro commerciale

La novità vera delle prossime elezioni sarà la scomparsa di un centro, inteso come cuscinetto elettorale tra un polo di sinistra e un polo di destra. La cosa bianca ha esordito in campagna con un nome che riesce a mettere insieme due fallimenti in uno: Rosa, come Rosa nel pugno; Bianca, come quella vecchia balena democristiana oggi rappresentata dalla professionale esperienza di Giuseppe Pizza (rieletto, all’unanimità, dal ventesimo congresso svoltosi a Roma il 18 e 19 novembre 2006), dalla coraggiosa testimonianza di rifondazione democristiana (rappresentata dall'onorevole Publio Fiori, già titolare del Dipartimento "Valori Cattolici"), dal bel tentativo di strappo democratico di Baccini e Tabacci e dalla seria politica moderata di Pier Ferdinando Casini (riuscito nell'impresa di aver portato un partito che non esisteva dal 6,8 per cento, nelle ultime elezioni, a una specie di movimento di cui, negli ultimi anni, interessanti testimonianze di condotta politica potrebbero essere oggi suggerite dall'onorevole Cosimo Mele e dal futuro onorevole Salvatore Cuffaro). Poi c'è Buttiglione; poi c'è Adornato; poi c'è Cesa; poi c'è Pezzotta, e molti altri. Mettendoli tutti insieme, i famosi voti "moderati", potrebbero arrivare a un, diciamo, 7? 8 per cento? Roba che potrebbero avere, al massimo, un paio di senatori sparsi qua e là per l'Italia e qualche sottosegretariato a qualche ministero hobby & sport. Secondo me avrebbe un senso se lor signori si mettessero tutti insieme, perché dovrebbero capire che per costruire un modello politico di tipo tedesco – e per far paura davvero a Berlusconi – non serve la riforma elettorale: quella, in teoria, potrebbe venire anche dopo la creazione di un partito a vocazione analgesica. Ma il fatto che il centro non ci sia più, e il fatto che non ci sia un Pippo Franco candidato alle elezioni, non so perché, ma mi mette una certa eccitazione.

mercoledì 13 febbraio 2008

Un posto al solo

Quando dico ai miei genitori che ieri sera a tavola ho bevuto l'acqua da solo, che ho mangiato la pizza da solo, che mi sono pulito il muso da solo, che ho sparecchiato tutto da solo e che ho cucinato la pappa da solo, quando dico che sono andato a vedere la mostra di Rothko da solo, che sono andato a Milano da solo, che ho pulito i piatti da solo, da "solo", significa che ero da solo. Cioè, se il concetto dovesse essere complesso, da solo significa “senza nessun’altro”. Ma se dovessi decidere di andare in macchina a Milano insieme con Pannella e se dovessi decidere, ma anche no, di mangiare una pizza con Di Pietro, la parola da solo eviterei di utilizzarla; sempre che “da solo” non significhi in realtà "non con quelli lì", e sempre se io non abbia deciso di mangiare o di partire insieme con degli ectoplasmi, caso in cui sarebbe perfettamente comprensibile passeggiare da soli e non accorgersi di non essere da soli. Sempre, dunque, che Veltroni consideri ectoplasmi Di Pietro e Pannella. A occhio e croce direi proprio di no.

Il Foglio. "Era alla fine del secondo mese"

Due donne straniere, tre figli, un ginecologo e l’ospedale di Milano Cronaca di due vite impossibili che non trovavano il terzo piano

Perugia

Non c'entra niente, ma Meredith a Perugia non è stata violentata.

Punti di vista

Viste le prime due sedute televisive di Veltroni a Matrix e di Berlusconi a Porta a Porta, e viste un mare di altre pallosissime trasmissioni (tra cui anche un triangolo scintillante, a Ballarò, tra Franceschini, Bertinotti e Tremonti) mi sembra che alcune cose siano già molto chiare. Ha perfettamente ragione chi scrive che Veltroni può battere Berlusconi nello stesso identico modo con cui Berlusconi ha battuto tutti tredici anni fa: c'è chi lo chiama referendum, c'è chi lo chiama plebiscito ad personam; fatto sta che se lo scontro dovesse essere - come è in questi giorni - tra Veltroni e Berlusconi (e non tra Pd e Pdl) Veltroni potrebbe vincere facile; anche se vincere lo scontro non significa vincere le elezioni, significa semplicemente fare meglio dell’altro la campagna elettorale. Per ora è così. Veltroni è più pimpante, è in movimento, gira per l'Italia, sale in pullman, copia slogan e fa sue un po' di frasi di Obama (nel senso che le copia letteralmente, ma va bene anche così). Berlusconi è stanco, ha diciotto partiti a cui dare conto, non ha ancora deciso le sue alleanze e invece Veltroni più o meno sì: resta Di Pietro da chiarire, e non è poco; perché se è vero che l’italiano dei valori potrebbe portare un 3,8 per cento di voti (più altri voti un po' beppegrilleschi, vedrete che Grillo tornerà) Veltroni dovrebbe capire che tanti voti porta Di Pietro quanti ne toglie. E ne toglie tanti, Tonino. La cosa bellissima di questa campagna elettorale è che è così tanto soggettivizzata nei contenuti quanto impersonalizzata nei dibattiti. In questo formidabile e noiosissimo spirito "costituente", Veltroni parla male di Berlusconi senza nominarlo, ma citando solo il partito; Bertinotti dice caro Dario, caro Walter, e, prima di mandarli tutti e due democraticamente a fanculo, deve contorcersi in un complicatissimo esercizio, per far capire al suo elettore che votare Veltroni significa votare praticamente Berlusconi: ma se deve parlare male del partito di Veltroni e di Franceschini, Bertinotti cita il partito, e non cita - e non citerà quasi mai - i componenti del partito (a parte la Binetti). Poi c’è Berlusconi che, per ora gran vero fair play, per parlare male di Veltroni deve parlare male di Prodi. Ma la cosa davvero comica è sentir parlare la Cosarossasinistraunitadell'unitàdellospiritoarcobaleno che è vero che deve fare campagna elettorale contro tutti, è vero che Bertinotti corre per fare il premier, ma se solo Diliberto e Giordano si dovessero immaginare qualche altro mese al governo, piuttosto voterebbero per la lista per la moratoria. E poi, ultimo spunto: ma la sinistra sinistra sinistra, per parlare male di Berlusconi, cosa diavolo si inventerà? Le televisioni? Il conflitto d'interesse? Lo stalliere di Arcore? Dell'Utri? La plastica? I capelli? Il chirurgo? Cuffaro? Il povero Scapagnini? Cioè: come si fa una campagna elettorale contro il Cav, sapendo che questa è la quinta campagna elettorale che fai contro di lui, sapendo che la gran palla del Cav=Dux non regge più perché anche un elettore di media intelligenza di centrosinistra capirebbe che un Cav che vince e che perde e che vince e che perde e che è diventato testimone vivente del bipolarismo fatto persona non è esattamente un Dux. Resta il fatto che a destra c'è un bel po' di casino. L'Udc, bene che vada, oggi viaggia sul 3-4 per cento. La Destra è sotto il 2 per cento. La Lega al Nord farà il botto. Alleanza Nazionale sta peggio della difesa del Palermo. Pezzotta non esiste, Tabacci neanche e Baccini non mi ricordo più in che partito sia finito. Credo che Casini non entrerà mai nel Pdl. E' più probabile che faccia qualcosina al centro: ma lui, pur di non leggere sotto lo scudo crociato la parola "Berlusconi," sarebbe secondo me disposto a fare un bel patto anche con Mastella. O mio dio, ma c'è ancora Mastella?

domenica 10 febbraio 2008

Buone notizie sul libro

IL GARANTE DELLA PRIVACY: IL LIBRO SU RIGNANO FLAMINIO NON VIOLA LA RISERVATEZZA DEI MINORI

PER IL GARANTE DELLA PRIVACY, IL LIBRO SUL CASO DI RIGNANO FLAMINIO,
HO VISTO L’UOMO NERO”, SCRITTO DAL GIORNALISTA DEL FOGLIO CLAUDIO CERASA, “RIENTRA NEL LEGGITTIMO ESERCIZIO DEL DIRITTO DI CRONACA E DI CRITICA SU UN FATTO DI INTERESSE PUBBLICO”

Il garante della privacy, autorità preposta specificamente alla tutela della riservatezza, al quale si erano rivolti alcuni dei genitori del caso di Rignano Flaminio, ha escluso che vi sia stata alcuna violazione delle norme che tutelano la riservatezza dei minori nella pubblicazione del libro “Ho visto l’uomo nero. L’inchiesta sulla pedofilia di Rignano Flaminio, tra dubbi sospetti e caccia alle streghe”, edito da Castelvecchi e scritto dal giornalista del Foglio Claudio Cerasa. Il garante della privacy ha rifiutato di assumere i provvedimenti inibitori richiesti e ha invece consentito la libera divulgazione del libro. Il provvedimento contrasta con l’ordinanza inibitoria assunta dal giudice del tribunale civile di Roma, due mesi fa, che ha portato al sequestro del volume: ordinanza ora soggetta al reclamo, da parte dell’autore e dell’editore, alla sezione collegiale che si esprimerà nei prossimi giorni.

La decisione del garante conferma le critiche espresse di fronte a Romano Prodi il 27 dicembre 2007 dal presidente dell’ordine nazionale dei giornalisti, Lorenzo Del Boca, secondo le quali il sequestro del libro di Claudio Cerasa è un grave atto di censura che attenta alla libertà di stampa.

Secondo il garante per la protezione dei dati personali “la pubblicazione del libro è in termini generali riconducibile al legittimo esercizio del diritto di cronaca e di critica su un atto di interesse pubblico”. Continua il garante della privacy: “L’ufficio ha poi riscontrato che alcune parti del libro indicate nelle segnalazioni riportano dichiarazioni dei genitori piuttosto dettagliate relative a giochi di natura sessuale cui sarebbero stati sottoposti i figli minori. Tali passi, pur consentendo di riferire alcuni fatti ivi descritti a taluni bambini, non li rendono identificabili per il vasto pubblico. Per quanto riguarda l’ambito strettamente locale di Rignano Flaminio, è stato invece rilevato che il riferimento alle coppie di genitori individuati nel libro con i relativi nomi propri, nonché la menzione dell’iniziale del nome di alcuni bambini, può aver reso identificabili taluni fra essi, in una vicenda nella quale la moltitudine di notizie e informazioni già in circolazione aveva, però, già ampiamente esposto le famiglie degli interessati a una larga diffusione di dati nel medesimo ambito locale”. Scrive ancora Giovanni Buttarelli, segretario generale del garante della privacy, che “le notizie stampa hanno via via evidenziato le complessità emerse nelle indagini e le diverse tesi sostenute dalle parti coinvolte, riportando anche dichiarazioni rilasciate alla stampa dalle famiglie interessate e/o dai relativi legali, nonché stralci di testimonianze rese nel procedimento penale”. Conclude il garante: “Questo ufficio non ha comunque ravvisato i presupposti per promuovere l’adozione di un provvedimento del Garante”.

Repubblica

Ansa

Omniroma

sabato 9 febbraio 2008

Alle origini del sepoffa'

Ora che ci penso, il si può fare veltroniano, nella sua delclinazione italiana e nella sua sfumatura amatriciana ("sepoffa") mi ricorda molto Gianni Morandi, Enrico Ruggeri e Umberto Tozzi ("si può dare di più perché dentro di noi si può osare di più senza essere eroi") che mi ricorda molto Angelo Branduardi ("si può fare, si può fare si può prendere o lasciare si può fare") che mi ricorda molto, my my my god, Mario Adinolfi.

giovedì 7 febbraio 2008

Yes, they can

http://it.youtube.com/watch?v=2fZHou18Cdk&eurl=http://www.marioemario.ilcannocchiale.it/

Il Foglio. "Nascita di un maestro. Franco Zeffirelli racconta i tre giorni in cui non doveva esistere

La gravidanza della madre, la pozione della nonna e poi l’uncino e i coltelli. Zeffirelli racconta i tre giorni in cui non doveva esistere

Cornuti e mazzoliati

Alla fine vedrete che a destra faranno quello che a sinistra non si possono permettere. Non correre da soli, fino a oggi, è significato per Veltroni dire: guardate quelli, sono sedici, diciassette, diciotto partiti; e quando tra qualche giorno Berlusconi dirà corriamo da soli, noi, Pdl, An e Lega, vedrete che a sinistra saranno cornuti e mazzoliati.

E se nun se po fa?

Ma tutto questo pathos barack veltroniano non poteva aspettare un po', tipo qualche settimana, tipo dopo Washington? Va bene che correre da soli è uno splendido e coraggioso suicidio, non per questo da biasimare. Ma se lo è chiesto Veltroni che succede se poi Obama nungnaafa?

Veltrinotti a Matrix

Visto Veltroni a Matrix da Mentana, visto il modo perfetto con cui ha retto la sua prima ora e mezza da candidato premier, visto il modo perfetto con cui ha cominciato a cucire la tela del Veltrinottisimo, visto che però non mi ricordo di avergli mai i visto i denti sorridenti, e visto che ha chiamato con un po' troppa precipitazione fondamentalista sia Bush che Travaglio, visto che nei prossimi mesi proverà a conquistare operai, astensionisti, precari e postcomunisti, visto questo forse è troppo dire che Yes, W can, ma se Vespa dicono che sia il figlio del Duce, a Mentana toglietegli gli occhiali, toglietegli i capelli, e toglietegli qualche chilo e scoprirete che è ufficialmente il cugino bianco di Barack Obama.

martedì 5 febbraio 2008

Super martedì fat

Lo conoscerete. Ma se non lo conoscete il martedì grasso d'America seguitelo in questo bellissimo blog

Almeno un po' di fantasia, my dear Muccino

Lo vedrò sicuramente, per vari motivi che sarebbe un po' difficile spiegare. Ma, porca miseria, Silvio Silvio, sarà pure una figata il tuo film, ma almeno tra Muccini fatevi una telefonata prima di scegliere la locandina, e prima di fare oggi un po' quello che era stato fatto ieri. Cioè, mettetevi d'accordo, no?

Grasso che cola

"Il Codacons stima che 7 milioni di bambini/ragazzi (da 0 a 18 anni) hanno indossato o indosseranno una maschera o un abito di Carnevale".

Number (al)one

E' inutile prendersi in giro. Veltroni perderà le elezioni. Potrebbe pareggiarle, potrebbe rimontare all'ultimo istante, potrebbe – in piena nemesi berlusconiana – decidere di giocarsi tutto con il Cav nei dibattiti tv; e, volendo, potrebbe anche sperare in qualche scherzetto della magistratura, visto mai. La cosa più probabile è che Veltroni alle urne perda e che, ad aprile, riuscirà al massimo ad arrivare a un 35 per cento (e sarebbe già un bel colpo). La cosa migliore che Veltroni deve decidere in questo momento è un’altra: come diavolo perdere queste elezioni? Se correrà da solo vincerà pure l'ultima destra berlusconiana della storia, ma se davvero Veltroni correrà con il suo simboletto e basta sono sicuro che prenderà molti più voti di quelli che lui stesso può immaginare (compreso il mio), e sono sicuro che, a sinistra del centrosinistra, quel bordello di Tangeri fatto di comunisti, verdi, postcomunisti, maoisti, leninisti, ex ds diventati sd che ora finiranno nel Pd, invece che trovarceli in mezzo alla strada, a mettere bastoncini tra le ruote di un sano sistema elettorale fatto da un partito grosso di qua e un di là, almeno una volta per tutte li ritroveremmo a menarsi tra di loro dentro una bella casa chiusa, possibilmente a doppia mandata.

Maledetti geni di Ryan Air

Io amo questa compagnia

Il Foglio. "Lo chiamavano scuorno”

Storia di Sara e di Eugenio. Così una vita che già batteva è diventata un guaio da abortire. “Che significa non lo voglio? Che significa la scelta è mia?”

lunedì 4 febbraio 2008

Mastella

Non ho ancora capito perché, ma più guardo Mastella e più penso a Calderoli.