giovedì 12 giugno 2008

Sempre della serie aridatece Caressa

Ieri sera, commentando la sconfitta della Svizzera contro la Turchia agli europei, Giuseppe Dossena l'ha messa così: "Comunque la Svizzera non esce dagli europei con le orecchie basse". Le orecchie.

P.s. Ma com'è sta storia? Ma perché ora tutti quanti scrivono lettere del tipo "Io, extracomunitario immigrato clandestino in Svizzera?". Oggi Sandro Bondi, ieri Carlo De Benedetti

1 commento:

Anonimo ha detto...

Dice De Benedetti: "Le foto ritraevano madri e bambini gipsy che si allontanavano sui loro carretti con la polizia che li seguiva.". Prego? Gipsy? Ma chi? Gipsy Quen? Quella interpretata da Tina Turner nel film "Tommy"?

L'Italia non è mai stata razzista... a me pare una palla di proporzioni gigantesche... non c'è mai stato razzismo perché non ce ne è mai stata "necessità"... nessuno pensava ad emigrare (figurarsi clandestinamente) in un paese come il nostro... basta leggere l'intervista al calciatore Kubilay Turkilmaz pubblicata dal Corriere: "Qui (in Svizzera), noi turchi ormai siamo accettati più che altrove. Poi le mentalità sono diverse, e non puoi incollare teste così lontane fra loro. Ma non è che in Italia sia molto differente. Io fui accolto bene da tutti. Però mi guardavano strano. Ricordo Cabrini e Bonini che mi parlavano come fossi un selvaggio, "tu venire qui, tu correre sulla destra..." , anche se io so quattro lingue»."