venerdì 25 gennaio 2008

Un paese strano

Certo che è un paese molto strano quello in cui il presidente del Consiglio cade, e viene sfiduciato, dopo l'arresto di un familiare di un ministro e dopo un'inchiesta sul ministro stesso, (che tanto si sa come andrà a finire, ma quando finirà se lo ricorderà qualcuno?) mentre un presidente di Regione viene "fiduciato" dopo una condanna a cinque anni per favoreggiamento semplice; condanna festeggiato con un vassoio di cannoli. In fondo, se proprio devo essere sincero, se dovessi fidarmi di uno tra Prodi e Cuffaro credo proprio che mi fiderei del primo, più che del secondo. Ma sono solo tutte balle quelle che scrivo: lo sanno tutti che la giustizia non c'entra nulla con la politica.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Un paese dove i ruoli non hanno più senso di esistere. Un deputato che sputa al proprio collega di partito. Un altro che festeggia stappando una bottiglia di champagne e mangia della mortadella. E una fiera del trash tra cori e insulti. Ieri mi sono domandato: “Sto vedendo degli incidenti tra ultra dopo una partita di calcio? o dei deputati che stanno votando per il destino di un governo?” Non parlo di destino di un paese perché credo che questi signori prendono in considerazione soltanto il destino delle loro tasche. E se sono questi gli elementi che dovrebbero rappresentarmi mi sento davvero offeso, anzi insultato. Ogni cittadino dotato di buon senso, al di la delle sue appartenenze politiche, dovrebbe sentirsi offeso. Mi viene da sorridere quando si parla di “crisi” in riferimento alla caduta di un governo o perché non si ha i numeri per una maggioranza alla camera o/e al senato. La crisi certo c’è, ma nella statura, moralità e responsabilità della attuale classe politica.

Marco Patruno