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lunedì 5 novembre 2007
Rom
Da modesto elettore del centrosinistra incazzato con il centrosinistra mi considero molto soddisfatto nel notare come il centrosinistra abbia finalmente capito che su alcuni temi non esiste destra e sinistra ma esiste solo il buon senso: per esempio sulla sicurezza. Ora però il problema è che se Veltroni e Prodi cominciano ad adottare una politica e un lessico di destra - parlo dei Rom, ovviamente - ben vengano i decreti d'urgenza (ma serviva che fosse ammazzata una donna per fare un decreto?), ben vengano le espulsioni (ma gli zingari sono diventati pericolosi improvvisamente alle 17.30 di mercoledì scorso?), ben venga la tolleranza zero (ma Rutelli, lo ricordo benissimo, nella sua campagna elettorale a Roma contro Fini, uno dei suoi grandi cavalli di battaglia era proprio quello del non appoggiare le espulsioni dei Rom come proponeva il suo rivale Gianfranco Fini), va bene tutto, le espulsioni improvvise mi lasciano un po' perplesso (non perché espulsioni ma perché improvvise e perché mi sembrano molto simili come approccio a quando, con l'allarme terrorismo, le metropolitane di Roma e Milano si riempiono di agenti in borghese per due o tre giorni), ma la cosa che un po' mi fa paura è che se la sinistra si mette a fare una buona politica un po' di destra, la destra - una certa destra - rischia di sentirsi superata su quei temi dalla stessa sinistra e finisce per dire cose che mettono un po' paura: che, diciamo, stanno un po' troppo a destra della destra. Comprensibile, ma stiamo attenti a non esagerare. Per esempio, dire I Rom non sono compatibili con la nostra civiltà, o qualcosa del genere, diciamo che non aiuta proprio.
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