giovedì 7 febbraio 2008

Il Foglio. "Nascita di un maestro. Franco Zeffirelli racconta i tre giorni in cui non doveva esistere

La gravidanza della madre, la pozione della nonna e poi l’uncino e i coltelli. Zeffirelli racconta i tre giorni in cui non doveva esistere

2 commenti:

Anonimo ha detto...

La storia di Zeffirelli è paradigmatica. Me la sono letta sul Foglio in pausa pranzo. La domanda nasce spontanea: quanti Zeffirelli c'erano tra i 5000000 (si legge cinquemilioni) di bimbi uccisi dal '78 ad oggi? Quanti Roberto Baggio? Quanti Gigi Buffon? Quanti Claudio Cerasa? Siamo dei reduci, una generazione di sopravvissuti Claudio, è inutile girarci intorno, è così. E come Zeffirelli, da buoni sopravvissuti dobbiamo prenderci carico di coloro che vengono dopo di noi e ricostruire tutto. Un caro saluto e complimenti.

Claudio Cerasa ha detto...

Sopravvissuti forse è un po' troppo, però hai colto nel segno. Bel post, poteva essere una bella lettera. Ciao