martedì 19 febbraio 2008

Devo ancora capire

Dopo aver letto Camillo, qui, e dopo essere riuscito a non essere in disaccordo con nulla, purtroppo, sono ancora però convinto che voterò Veltroni alle elezioni. Non è semplice, con Tonino, ma credo che lo farò lo stesso. Detto questo bisogna mettersi d'accordo. Perché va bene gli ammanettamenti elettorali, va bene che prima si è "soli" e poi si è "liberi" e va bene che dire "liberi" e dire "Di Pietro" fa un po' impressione. Però rileggendo cosa mi aveva detto W a dicembre nell'intervista fogliante, qualcos non torna. 18 dicembre 2007, domandina su Tangentopoli:

"Sì, quegli anni sono stati degli anni terribili. Io facevo il direttore dell’Unità e penso di poter dire che abbiamo tenuto fuori il giornale dall’impazzimento giustizialista che c’era, andando contro anche all’arresto del fratello di Berlusconi; questo perché faccio fatica ad accettare la dilatazione della carcerazione preventiva per chi non ha compiuto atti contro altre persone. Sono convinto che vanno condannate in maniera forte la corruzione e l’utilizzo spregiudicato del potere: perché sì, in quegli anni i giudici sono andati oltre i loro confini, però poi c’è stata contro i magistrati una campagna inaccettabile; e per questo quella è una stagione che non andrebbe ripetuta, nel senso dell’uso di strumenti giudiziari (secondo me sproporzionati rispetto alla situazione data) e nel senso che non va neanche ripetuta quella soluzione di corruzione spaventosa che questo paese ha conosciuto e ha vissuto e che non so neanche dire se sia del tutto finito”.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Allearsi con Di Pietro significa mirare a intercettare un 4-5% di voti. Basta. Non c'è e non ci sarà mai una proposta di legge portata dall'IdV che ci ricorderemo già nel giro di 10 anni.Poi, al governo, Di Pietro fa cagnara, ma alla fine vota sempre con la maggioranza.
Le vicende che lo coinvolgono ricordano sempre la Commedia dell'Arte.
Federico75

Demonio Pellegrino ha detto...

beh, ma se dici di non essere in disaccordo con Camillo, te lo ha spietgato lui il perche': Veltroni vuole pararsi il deretano da quelli che ritiene i futuri inevitabili attacchi dei giudici quando comincera' a dialogare con il Berlusca dopo le elezioni.

Uno coraggioso Veltroni, insomma. Uno che si oppone allo strapotere dei giudici trincerandosi dietro l'amichetto.

un po' come quando, da bambini, si andava al campetto da gioco dove uno ci aveva menato portando il fratello piu' grande.

Claudio Cerasa ha detto...

Veltroni è coraggioso davvero. Di Pietro è l'esatto contrario di quel che penso io sia giusto in politica, ma è una piccola parte di una roba che mi piace parecchio.

Demonio Pellegrino ha detto...

De gustibus...