domenica 19 ottobre 2008

Il Pd e la tv

Veltroni dice che è uno scandalo il fatto che le voci del governo occupino, tra giornali e tv, circa il 70 per cento dello spazio politico disponibile. Ma in tutto questo Veltroni dimentica che se il suo partito occupa dunque meno del 30 per cento dello spazio politico disponibile questo può significare che in Italia c'è un regime, una dittatura, un lento passaggio alla tirannia (anche se l'editore del giornale un tempo di riferimento di W. ieri ha detto che non si può «certo parlare di regime se la libertà di espressione è totale»). Può essere che sia così, oppure dall'altra parte può essere anche che il partito che rappresenta Walter Veltroni, oggi, drammaticamente, non abbia proprio un cazzo da dire.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma se non hanno un cazzo da dire perchè dobbiamo sorbettarci ancora i vari annozero, che tempo che fa, report, rai3, infedele, rainews24, mezz'ora, gaia, ballarò ecc. ecc. ecc.... Non è che questi vivono solo perchè c'è la televisione?

Anonimo ha detto...

La tua logica è piuttosto traballante: significa dire che se io ti do un cazzotto, assistiamo a un omicidio, una strage, a un lento passaggio al genocidio.
Non è che l'esclusione del regime legittimi qualunque anomalia o sopruso, professore.
L.

Foligno Blog ha detto...

ragazzi, seriamente vi sembra che in Italia ci sia un regime? O un'informazione deviata?
Ma de che... bisogna stare attenti alle parole che si usano, e i politici su questo creano le loro fortune su l'attenzione nell'usare le parole.
come dice l'anonimo le trasmissioni che sono schierate e fanno politica sono molte e molto ben orchestrate. I giornali, almeno i più venduti non sono di certo amichevoli al governo quindi alla fine che si parla..
si parla che la sinistra quando non sa giustificare le sue mancanze tira fuori le storie dell'informazione e cavolate varie... facessero l'opposizione che è il loro lavoro...
Michele Meniconi
http://paroledalmiomondo.blogspot.com

Mauriziosat ha detto...

anomalia?
quale anomalia ?

Questa storiella dell'emergenza democratica e dell'occupazione della TV mi sembra come il terrorismo ambientalista contro i cellulari che ci hanno propinato per oltre 10 anni.

Salvo poi rendersi conto che erano ridicoli e ripiegare verso un ben + a lungo termine , riscaldamento globale.

Con tutti i programmi di propaganda sinistroide di cui sono zeppi i palinsesti rai e mediaset , lagnarsi per la poca presenza in Tv è veramente da giullari.

nicknamemadero ha detto...

Non credo che un Auditel della politica sia il metodo per spiegare l'orientamento del pensiero della gente. Non credo nemmeno nell'Auditel come misura affidabile e veritiera. Soprattutto non credo che la gente sia stupida. Che la propaganda esista, non c'è dubbio. Tuttavia, sul tema della riforma della scuola della Gelmini, ad esempio, di 'propaganda' ne ho sentita molta, ma a sfavore del governo. Eppure...