martedì 11 settembre 2007

Il Foglio. "Beppe Grillo"

http://cerazadeallegati.blogspot.com/2007/09/il-foglio-beppe-grillo.html

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Il tema è caldo e ti dico subito che sono in accordo cone te, ma con una variante (che non è un "però").
Non ho letto la Casta, detesto i girotondi (anche se ci sono stato una volta spinto da una ragazza, con la quale non ho poi neanche concluso).
Questo perchè tali esperienze hanno, a mio pare, una funzione catartica fine a se stessa. Grillo è un'altra cosa.
Lo è perchè, come tu hai rilevato, la dimensione sulla quale si attivano i rapporti tra chi lo segue è la rete.
Ed è questo il punto che credo si sottovaluti ancora, e che anche tu hai accarezzeto senza afferrare. Le esperienze "morettiane" sono classificabili in quei rapporti tra intellettuali e massa che sono stati tanto cari alla sinistra e alle forze politiche "storiche". Rapporti fortemente ancorati sulla dimensione delle stampa, cioè di un rapporto verticale basato sull'astrazione e l'appropizione dei concetti subiti.
Grillo si posizione su una dimensione che anche noi stiamo esercitando proprio in quest'attimo. Una relazione cioè tra "me e te", al di là del carico storico e delle secche del rapporto intellettuale-lettore. Ma potremmo anche chiamarlo deputato-elettore.
Sta dunque qui il nodo della questione: nelle qualità sociali che la rete dona alla propria dimensione relazionale. Una dimensione carica di aspetti dionisiaci, dove la pancia è spesso più decisiva della mente.

Grillo è solo l'evidenza della saturazione della forma moderna di politica. Se farà un partito tramonterà come di Pietro, ma questa è un'altra storia.

Comunque ottimo pezzo, complimenti.

Federico

Claudio Cerasa ha detto...

Se la variante è rappresentata dal rapporto stampa-web, rapporto che innegabilmente Grillo sta ribaltando ma che comunque non sostituirà la stampa, semmai sarà una cosa in più, ecco se la variante è quella sono perfettamente d'accordo a metà, come si diceva un tempo