lunedì 15 settembre 2008

Into the W.

N.b. Post da non leggere per chi non ha visto come va a finire il film Into the Wild.

L'ultima sfortunata metafora adottata da Walter Veltroni per descrivere lo stato d'animo del Partito democratico si riferisce al bellissimo, ma tragico, film di Sean Penn, Into the Wild. Un film che Veltroni adotta per valorizzare una citazione molto bella – che io però non condivido affatto – secondo la quale "La felicità è reale solo quando è condivisa" - felicità che in questo momento evidentemente è piuttosto assente dallo stesso Partito democratico. Tralasciando l'efficacia della metafora, al Veltroni che un paio di mesi fa sosteneva di voler essere protagonista con il Partito democratico di un "nuovo film" consigliamo vivamente di lasciar stare il capolavoro di Sean Penn, considerando che alla fine del film, citato da Veltroni alla Summer School (di cui sono già pronte le versioni Winter, Autumn, Spring), il protagonista di Into the Wild, dopo aver trovato la sua felicità in un pulmino in mezzo alla campagna, into the wild per l'appunto, si ritrova con gli occhi spalancati rivolti verso il cielo. Felice, sì, ma leggermente stecchito.

P.S. Come però segnala giustamente Wittgenstein la frase di Veltroni, grazie al cielo, voleva dire l'esatto opposto di quel che poteva sembrare.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Ah, ma adesso ci racconti pure il finale dei film???

Claudio Cerasa ha detto...

Hai ragione, ho sistemato.