domenica 31 agosto 2008

La cordata alla vaccinara

Visto che è abbastanza inutile prendersi in giro, senza girarci troppo attorno credo che sul caso Alitalia il governo abbia fatto un gran pasticcio. Primo punto. Se il famigerato argomento "italianità" è un argomento valido, non si capisce perché oggi possa considerarsi un successo l'aver scoraggiato con ogni mezzo l'acquisto della nostra disastrata compagnia di bandiera da parte di Air France e si debba considerare un crimine il tentativo di Antonio Fazio, ex governatore della Banca d'Italia, che tre anni fa, seppur con metodi discutibili, cercò di garantire l'italianità di alcune tra le più importanti banche del mondo. Per favore spiegatemi: cos'è meglio, il liberismo, il libero mercato oppure i campioni nazionali che se vengono protetti in modo forzato dai tentacoli stranieri rappresentano la massima contraddizione possibile al suddetto libero mercato? In altre parole, se ha ragione oggi Berlusconi nell'aver difeso a tutti i costi l'Alitalianità (a tutti i costi significa aver permesso che Alitalia perdesse anche per tutta l'estate un milione di euro al giorno) perché Fazio aveva torto a difendere l'italianità del sistema bancario?

Secondo punto. Se è vero quello che ha scritto oggi Repubblica, ovvero che in Alitalia accanto a Intesa Sanpaolo (la banca capitanata da Giovanni Bazoli, vecchio lupo della finanza che fino a pochi mesi fa era assai legato a tutto l'universo che faceva capo a Romano Prodi) entrerà anche Mediobanca (la banca d'affari capitanata da Cesare Geronzi) si presenterà in Alitalia una situazione simile a quella che esiste nell'organico di Telecom Italia. Per farla breve, Telecom oggi è governata da una società che si chiama Telco (che ha in mano il 23,6 per cento dell'azienda) i cui pilastri sono rappresentati sempre da Mediobanca e Intesa Sanpaolo. Qui però vi è un'azienda che ha il diritto di prelazione sulle azioni di questa società (Telefonica) che tutti sanno che prima o poi si mangerà tutta la Telecom. In Alitalia succederà secondo me la stessa cosa. Le due grandi banche del paese, Mediobanca e Intesa, si spartiranno il controllo di Alitalia, faranno entrare una grande compagnia aerea straniera (mi sembra difficile British Airways, molto più probabile Air France, molto meno probabile Lufthansa che ha un progetto di crescita che più che sull'aggregazione di compagnie aeree di grandi nazioni punta a mettere insieme le compagnie di nazioni più piccole come l'Austria e il Belgio), e tra qualche anno accdrà con ogni probabilità quello che sarebbe dovuto succedere qualche mese fa: Alitalia verrà venduta ad Air France a un prezzo molto più basso di quello che la stessa Air France aveva proposto ad aprile. Parlo naturalmente da profano che legge un po' di giornali, ma non ci può essere un cazzo di progetto a lungo termine in una compagnia area salvata da una cordata dove l'unico che ha un po' di esperienza in aerei è un signore come Carlo Toto che, è vero, ha creato quasi dal nulla una compagnia come Air One, ma che in poco tempo l'ha portata ad avere un indebitamento di quasi 100 milioni di euro (quello di Alitalia è di 1.712 milioni) e che senza un notevole aiuto delle banche non avrebbe mai potuto fare quello che invece voleva fare: comprare Alitalia. A me va bene tutto, capisco perfettamente la portata politica della cordata Alitalia, ma per favore, almeno non prendeteci in giro quando ci dite che con Alitalia vi siete fatti in quattro per la salvezza del paese. Alitalia è stata una grande scommessa che il governo ha giocato nell'ultima campagna elettorale e che, a nostre spese, il governo ha vinto alla grande. La cordata che tutti quanti dicevano non ci fosse invece c'era eccome, ma da qui dire che al contribuente è convenuta la cordata, ecco, diciamo che non ci giurerei affatto.

1 commento:

Demonio Pellegrino ha detto...

concordo al 100%. Non solo. Qualche solone dell'importanza dell'italianita' dovrebbe spiegare a me, italiano, per quale motivo sia meglio per me spendere 300 Euri con un biglietto Alitalie e un servizio da schiaffi, e non 100 con Ryanair o Easyjet con un servizio sempre da schiaffi ma piu' veloce.

Cioe': la difesa dell'interesse italiano starebbe nel condannarci a pagare di piu'? Non sta nel fare in modo che io, italiano, sia messo nelle condizioni migliori per avere un servizio eccellente?

misteri.

Con Alitalia i governi (di berlusca, ma anche quelli precedenti) avrebbero dovuto fare una sola cosa: farla fallire. Come fece il belgio con la Sabena. Punto.

E non parliamo neanche delle mazzate (per una volta giustissime) che la UE ci dara' in materia di aiuti di stato...