venerdì 23 febbraio 2007

Oggi solo Michele Serra


Il buonumore mi è tornato quasi subito. E´ stato quando, in uno dei dibattiti televisivi che furoreggiavano su tutte le reti, è apparsa la collega Maria Giovanna Maglie. Mi aspettavo, essendo appena caduto l´odiato governo Prodi, che Maglie, le cui opinioni in politica estera sono simili a quelle di un battaglione di marine in libera uscita, fosse raggiante. Macché: appariva schifata, di pessimo umore, e i suoi modi bruschi sono stati ripartiti equamente tra tutti i presenti, tutti gli assenti e l´intero schiarimento politico italiano, che la signora ha definito "senza palle". Ma si capiva che "senza palle", in confronto a lei che ne ha da vendere, siamo un poco tutti. Forse l´umanità intera, che Maglie ha come folgorato nell´attimo avvilente in cui ciascuno soppesa le sue, e le trova davvero sottodimensionate rispetto al grande cimento (la terza guerra mondiale, ma anche la quarta) che Maglie auspica come unica soluzione a breve, medio e lungo termine. Il suo leader di riferimento dev´essere Polifemo
Va detto, per onor di cronaca, che Maglie non ha schiaffeggiato il conduttore, non si è levata le scarpe e, se aveva armi da fuoco, non le ha ostentate davanti alle telecamere. Una specie di svolta moderata che ci rassicura per il futuro del Paese e delle nostre palle.

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