Il grandissimo pasticcio di Gianfranco Fini

C'è poco da fare. Il presidente della Camera oggi si trova in una situazione paradossale. Non può staccare la spina a questo governo, perché in fondo i suoi elettori (che restano prevalentemente di destra) non gli perderebbero mai di aver fatto cadere una delle maggioranze più robuste della storia repubblicana italiana, perché il suo mezzo partito non è ancora in grado di sostenere una campagna elettorale (6,7 per cento, suvvia, non ci siamo proprio) e perché alla fine Berlusconi ci camperebbe elettoralmente altri ottocento anni con la scusa di dire agli italiani che se l’Italia è costretta al voto è di quel maledetto lì (e via dicendo per tutto il resto: non abbiamo fatto le riforme? Colpa di Fini. L’Italia non cresce? Colpa di Fini. La giustizia fa schifo? Chiedete a quel manigoldo di Fini).

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