sabato 31 ottobre 2009

La Presa di Roma su Palazzo Apostolico di Paolo Rodari







Cerasa in Vaticano

Dalla “Presa di Roma” di Claudio Cerasa (Bur, 218 pagine,9,80 euro) - un volume dedicato al cambiamento che Roma ha subìto dopo la vittoria di Gianni Alemanno alle amministrative dell’aprile 2008 - leggo il capitolo “Il Sindaco pellegrino”. Ovvero i rapporti inevitabilmente intrecciati tra lui, Alemanno, e la Santa Sede (in varie manifestazioni rappresentata). E scopro che, se un successore di Berlusconi mai ci sarà - è ovvio che ci sarà, il punto è indovinare quando - questo più che Fini potrebbe essere Alemanno. E il Vaticano c’entra. Nel senso che l’elettorato tendenzialmente cattolico - e quindi gran parte dell’elettorato moderato del centro destra: qui cattolico s’intende vicino idealmente ai princìpi della fede ma non necessariamente praticante - potrebbe scegliere lui nel caso si candidasse. Il Papa in qualche modo l’ha già benedetto: Ratzinger ha incontrato Alemanno otto (otto!) volte. L’ultima volta i due si sono visti al Campidoglio. Notare: “La presenza di un Pontefice al Comune è un evento oltre che storico anche piuttosto raro. Prima era successo appena tre volte”, scrive Cerasa. Il Papa ha mostrato un certa confidenza nei confronti di Alemanno quando, nel giugno 2008, gli ha detto queste parole (a rileggerle fanno impressione): “Roma comincia a essere consapevole dei suoi mali, e questa consapevolezza può aprire una nuova stagione, creare uno sforzo comune per ridare un volto bello e fraterno alla citta”. E poi tante altre cose. Fino alle varie modalità con le quali Alemanno ha ricambiato la super-cortesia vaticana: con lui sindaco di Roma, il 20 settembre (la giornata che ricorda l’annessione di Roma al Regno d’Italia, 1870), è diventata memoria degli zuavi pontifici morti per difendere il regno del Papa. Proprio di loro, degli zuavi pontifici. Il testo di Cerasa merita anche per un motivo stilistico: si raccontano gli intrallazzi - non c’è niente di male che vi siano intrallazzi, almeno secondo me - tra Comune e parti della Santa Sede, ma non si scade mai nel volgare, ovvero, nell’ideologia anti-papista.

Un po' del libro lo trovare QUI. Tutto il libro, invece, in libreria.

Paolo Rodari, 29 ottobre 2009

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