Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
giovedì 6 dicembre 2007
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
In teoria sarebbe qualcosa che ha a che fare con le mille e una notte, Sherazade era la tipa che era obbligata dal sultano a raccontare storie, storie, storie. Un po' di storie, un po' di spunti, un po' di follie, un po' di sport, un po' di politica, un po' di curiosità, un po' di paranoie, un po' di quello che mi va.
12 commenti:
forza diretto'
lu
Conservero' la mia copia con grande cura...non sia mai che tra un paio d'anni diventi un bene prezioso.
Comunque è scandaloso.
Decisione assurda in una vicenda assurda, dove per manie psicotiche di protagonismo da parte di una comunità con avvocati al seguito sono sempre i beni più preziosi a rimanere fregati. Prima la dignità di figli e bambini, oggi la libertà di stampa per un libro peraltro ben scritto. Ciao, L.
...finalmente una buona notizia...
(meglio tardi che mai)
@ ludik
o hai sbagliato blog o non hai letto il libro!
Il libro è quello giusto.
Vorrà dire che l'Italia ha perso un capolavoro!
Con tutta la fantasia che hai saputo mettere nel tuo "capolavoro" (inventando e descrivendo nei dettagli situazioni mai esistite), non potevi fare un piccolo sforzo in più e dare nomi di fantasia alle persone coinvolte?
Mi dispiace per te, Cerasa, sognavi il "Premio Pulitzer" e ti ritrovi con un libro censurato (caso raro in Italia!).
Ma puoi sempre riprovare, magari con il giallo di Garlasco, o quello di Perugia...
Una di Rignano
Resto di un'altra opinione e l'ho spiegato oggi. Grazie del commento
@fox
Il libro di Cerasa, come qualunque libro, può piacerti o non piacerti. Puoi pensare che sia un capolavoro o una ciofeca, che racconti bene o male delle cose. Ma in un paese dotato di libera espressione e libero mercato non spetta ai giudici fare i critici letterari. Saluti, L.
Per Ludik
Fino a prova contraria, non spetta neanche hai "presunti scrittori" occuparsi delle indagini e renderle pubbliche!!
Caro Fox, il libro sequestrato è stato sequestrato non per aver raccontato le indagini (a meno che tu non voglia credere sia vietato raccontare le indagini) nè per aver raccontato gli atti, ma perché un giudice ha ritenuto che scrivere il nome di battesimo dei genitori e scrivere una lettera del nome dei bambini sia sufficiente per rendere riconoscibili i bambini e per violare la loro privacy. Io credo sia sbagliato, tutto qui. Ma non ho dubbi che nessuno avrebbe chiesto di sequestrare il mio libro se quella parola con cui ti diverti tu, presunti, l'avessi utilizzata un po' di meno. Ciao
@fox
La prova contraria, se il buon senso non ti viene in aiuto, vattela a leggere nella Costituzione. L.
Posta un commento