Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
lunedì 31 marzo 2008
Oggi voterei
Sondaggi ultimissimi
Il Foglio.it "Il grande broglio del tifo e del voto utile"
Eterogenesi dei Fini
Oggi sono preoccupato, e sto cercando di capire cosa voto
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiYV6lv66_RHeRUkbAGEm1Y77u492vTKTFiyYsOfRGYWLI11kow3NZrBV7qn8Hsb_4fW2hAd4AoEXcRoy8Z6SR9BBCg20G1OV8MUzWfBEBiXeCg-as1VItDx1tRGVNpWf-NcBpnzSB_2tkS/s320/Immagine+1.png)
Dunque, il partito più vicino a me sembra essere quello del candidato premier Marco Ferrando (meno male, fino a ieri sera dai discorsi che facevo con me stesso mi ero convinto di essere più vicino a Ciarrapico che a Bertinotti). Comunque simpatico, Ferrando: grazie del consiglio, ma oggi credo proprio che non voterò né Ferrando, né Sinistra Arcobaleno. Voterò così:
Senato (dove per la prima volta posso votare, ma qualcuno un giorno mi dovrà spiegare che senso ha che sotto i 25 anni non si vota al Senato?): Pd.
Camera: Aborto? No, grazie.
Comunali: Voto disgiunto: Rutelli sindaco e Pd.
Circoscrizione: Pd.
Marco Travaglio, ultimo libro
Sto leggendo l'ultimo libro del duo Travaglio-Gomez. Ci sono delle perle notevoli, tipo le agenzie stampa del 1996 dove i leghisti paragonavano Berlusconi a un "Kaiser in doppiopetto" etc. Il libro è molto dettagliato ma bastano un paio di pagine per capire che, davvero, ci sono cose che proprio non ce la si fa. O si è in malafede oppure non so davvero. Travaglio e Gomez riportano la fedina penale dei prossimi membri del parlamento, ma qualcuno dovrebbe spiegargli che non è il massimo della correttezza riportare pagine, pagine, pagine di cose "moralmente disdicevoli" e poi scrivere, piccolo piccolo in una riga, assolto; prosciolto; prescritto. Ok: prescritto è una cosa un po' diversa, ma se dobbiamo fare la radiografia di qualcuno, per quale cazzo di motivo oltre alle motivazioni di un rinvio a giudizio non devo leggere anche quelle relative a una cazzo di assoluzione? A me questa cosa del travaglismo mi fa rivoltare. Dopo di che, qualcuno gli ricordi che Veltroni nel 2006 non ha battuto Tajani (pagina 341) e qualcuno gli ricordi che quando parla dell'intervista che Veltroni ha rilasciato al Foglio, 18 dicembre 2007, non c'entra nulla con il fatto che qualcuno ha "iniziato a strillare contro la lege sull'aborto". Scrive Gomez e scrive Travaglio, ultimamente ertosi a baluardo della critica ai processi fatti in tv (se vi è sfuggito, due settimane fa ha scritto che "Per la verità ho scritto decine di articoli contro i processi fatti in tv"): "Appena Giuliano Ferrara ha iniziato a strillare contro la legge sull'aborto - scrivono Travaglio e Gomez - , ha subito annunciato un incontro con lui, precipitandosi a rilasciare un'intervista al Foglio". Porca miseria. Peccato che l'intervista l'ho fatta Cerazade e peccato che l'Assemblea generale dell'Onu ha detto sì alla moratoria sulla pena di morte proprio il giorno in cui l'intervista è uscita, il 18 dicembre (qui). Eppoi, sarà pur vero che, come scrive Travaglio, "Adriano Sofri è stato condannato definitivamente per l'omicidio Calabresi". Ma se non fosse in malafede, come chiunque parla di Sofri dovrebbe fare, Travaglio dovrebbe gentilmente scriver accanto al "condannato definitivamente" anche i gradi di giudizio, anche tutti gli appelli, anche tutte le sentenze contraddittorie della Cassazione, anche dire che la testimonianza pentito da cui partì tutto, Marino, la stessa Cassazione l'aveva ritenuta inattendibile. Non c'entra nulla con il libro, ma fa girare le palle ugualmente.
domenica 30 marzo 2008
Messaggio per il Bruno Leoni
In vena di qualunquismo e di considerazioni sul "modello Roma"
Atteso ardentemente dalla società civile, presto arriverà un mio contributo su Roma, sul veltronismo, sul rutellismo (ché, come direbbe Jonathan Safran Foer, “è una cosa che io conosco”). Per il momento, parlando a cena per una sera non di cannule e non di aborto, ho riassunto il mio pensiero con una formula che si addice perfettamente alla mia esperienza di venerdì sera, che riassumo: macchina, parcheggiata a Trastevere in una via dove il carrattrezzi non può passare; macchina parcheggiata orizzontalmente dietro il culo della mia macchina in una via dove il carrattrezzi non può passare; la macchina, bianca modello citroen, un suv ma io non ho nulla contro i suv, rimane lì dopo tre timide strombazzate; mi avvicino, nervoso, a una volante della polizia; la volante, di fronte a un bar, mi suggerisce di chiamare i vigili; chiamo i vigili; i vigili mi passano altri vigili che mi passano altri vigili che, ascoltata la mia disquisizione sulla difficile condizione in cui si trovava la mia macchina, ammettono di non avere pattuglie vicine (fino a qualche mese fa Trastevere era invece diventata "blindata", per via di qualche spacciatore che è ritornato a lavorare in piazzetta passati i dieci giorni di rinforzo mediatico dei poliziotti di quartiere) e, prendendo dunque il vigile in esame la subordinata del "ah cojone! Me sa che non potemo fa nulla", il suddetto vigile mi suggerisce di "chiedere a qualcuno lì vicino nei locali se per caso ha messo la macchina fuori posto". Giuro, testuale. Quel qualcuno, che sia maledetto, non c'è; e io me ne vado a piedi. A piedi: perché nel quartiere più cool di Roma non c'è una cazzo di metro, il passaggio degli autobus notturni a Roma viene quotato dai bookmakers di Testaccio con la stessa quota che si dà alla possibilità che ci sia un bagaglio perso a Fiumicino, dunque molto bassa; così torno a casa con mio padre; vado a cena; finisco la cena e penso che se la macchina dovesse rimanere lì, a Trastevere, domattina sarei tornato e avrei trovato una bella multa; dunque torno a Trastevere; da Piazza Cavour a Trastevere ci sono circa tre km, che in macchina la notte a Roma significa 25 minuti di coda inspiegabile; e in effetti i minuti sono venticinque; arrivo a Trastevere, la macchina bianca è ancora lì; chiamo i vigili, i vigili dicono che tra 'npo arrivano; vedo una porta sul retro di un locale, busso e chiedo se, per caso, ci fosse qualche figlio di puttana che avesse parcheggiato lì; c'è, ed è una figlia di puttana; a quel punto, giusto per capire lo spirito del romano che cesaffa, la romana che esce dal retro del locale, scossa, mi dice che non è possibile (e qui arriva il superbo): non ci credo, dice rammaricata: solitamente lascio il bigliettino dietro il parabrezza. Mi spiace non averlo lasciato. Ma non mi lascia finire? C’è bisogno di arrabbiarsi, mi chiede dopo averle confessato che avrei provato un gran gusto a bucarle le ruote con un punteruolo gigante con cui, venerdì sera, avrei volentieri messo una x sul nome di Alemanno. Poi però mi è passata, ma parlando ancora un po’ di argomenti tipo “traffico”, “buche”, “metro”, “vigili”, “bus”, “tram”, (da Trastevere a Prati ho contato 55 macchine in doppia fila) etc, mi è venuta fuori forse una poco generosa ma credo opportuna definizione degli ultimi anni di governo romano. Veltroni, che voterò comunque al Senato, è stato un sindaco molto bello. Buono però è una cosa diversa.
Da oggi, nonna moderna
Traduzione. Come si chiama quella principessa che ha accompagnato il re di Francia in Inghilterra?
Franceschini, Montalbano, Tremonti, Veltroni e Berlusconi, Rutelli e Gasparri
Proprio così, era Maurizio Gasparri.
sabato 29 marzo 2008
Altro che campagna elettorale
Le notizia sono vere.
L’inglese The Mirror dà notizia di un sonnambulo cinese, tale Li Chen,
che avrebbe tentato di uccidere la moglie Miang in 12 diverse
occasioni mentre camminava nel sonno. Secondo quanto riferito, avrebbe
provato a strangolarla 3 volte, a soffocarla 2 volte e a buttarla giù
dalla finestra 4 volte. L’avrebbe inoltre picchiata selvaggiamente in
2 occasioni e appiccato fuoco al letto dove lei dormiva in un’altra
ancora, sempre nel sonno. La molto comprensiva Sig.ra Miang spiega:
“Gli ho detto di cercare aiuto medico perché altrimenti sarebbe finito
in carcere”. I medici, a Fuzhou, nel sud della Cina, avrebbero
diagnostico un raro disturbo del sonno legato allo stress.
La testata First Coast News dà notizia dell’arresto del Sig. Arthur Price,
di Bellevue, Ohio, per avere fatto sesso con un tavolo da picnic.
Secondo quanto riferito dalla fonte, Price sarebbe stato tradito da un
delatore che ha fornito alla polizia tre diversi DVD documentando le
sue preferenze erotiche. A quanto pare, l’uomo è stato ripreso in
amplessi con lo stesso tavolo sia in terrazza – di qui l’incriminazione
per “pubblica indecenza” – sia in camera da letto. E’ attualmente
libero dietro cauzione di $20mila in attesa del processo.
La fonte è il mitico Essential News
venerdì 28 marzo 2008
giovedì 27 marzo 2008
Il Foglio. Intervista a Dario Franceschini
Franceschini parla del Pd oltre il voto e ricorda a Di Pietro che c'è un patto
Qui in formato cartaceo.Qui in formato esteso.
mercoledì 26 marzo 2008
martedì 25 marzo 2008
lunedì 24 marzo 2008
venerdì 21 marzo 2008
Io dico solo occhio, ché quelli stanno a cinque punti (ma non ci credo) ma noi siamo già allo zero virgola un po'
Alessia Filippi, oro agli Europei e dirigente del Partito democratico
Alessia Filippi, candidata alle primarie del Pd, medaglia d'oro agli europei. Qui l'articolo sul Foglio.
Tu guarda un po'.
La destra inglese riesce a essere noiosa anche quando fa cose illegali.
Così.
giovedì 20 marzo 2008
mercoledì 19 marzo 2008
Il pm e la sociologia
martedì 18 marzo 2008
Fede
Proprio du gocce d'acqua
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![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjtbYcoKMo2ehn02JfKMQUKiNAD269xzPGGtFA6dySvOWPlB9VLXAzBohBXfQDB6ll9cJa7HvG9fmJQN7l57pRU5CWw8IwSfTqEE2xXP-GhfkmsVfOOs4R5F1Qbx3CTGwfUrKvaspS5mCyh/s320/Immagine+4.png)
Franco Giordano e l'arcobaleno delle libertà
Non avevo mai visto per più di cinque minuti quell'omino simpatico di Franco Giordano. La prima cosa che mi è venuta in mente guardandolo poco fa a Porta a Porta, prima che sopraggiungesse improvvisa la pubblicità che mi permettesse di alzare le chiappe e fare dell'altro (Dio benedica la pubblicità), è che se nel Pdl saranno, bene o male, tutti un po' popolani delle libertà, se nel Pd saranno tutti democratici compagni e democratiche compagne, se nell'Udc saranno tutti uddiccini, nella sinistra arcobaleno saranno, chessò, tutti mancini? Arcobalenini? Postcomunistiniverdinipecorarinisinistrinidemocraticini? Mah. Tralasciando il fatto che Franco Frattini è uno di quei politici che sentendolo parlare a fatica si capisce perché non sia candidato alla Casa Bianca, eccolo qui il nostro Franco Giordano. Giordano, che cercando di ricordare per quale motivo nel programma Arcobaleno si dice no al Ponte sullo Stretto parla di "mafie" che avrebbero "interessi" sul "progetto", "come in fondo è noto"; Giordano, che nella migliore tradizione trapattoniana, parla di establishment inserendo una "a" al posto della "e" e una "i" al posto della "a" ("isteblishment", secondo la corretta dizione postcomunista); Giordano, che riesce a farsi battere in locuzione retorica anche dal pimpante Rotondi (che, stando alle sue parole, sarebbe "erede della democrazia cristiana"); Giordano, che non ricorda che Colaninno ha solo tre "n" e non 4; Giordano, che non ha probabilmente mai aperto un giornale nelle ultime due settimane per capire che quello che lui chiama "gesto violento" (il Cav che avrebbe strappato il programma del Pd) non è mai stato nè un gesto nè violento, dato che il programma del Pd non è mai stato strappato da nessuno; Giordano, che è riuscito a far sembrare lucido persino Marco Pannella e che è riuscito a farsi, infine, convincere da Franco Frattini del fatto che, sostanzialmente, quando si parla di "impatto ambientale del Ponte sullo Stretto" si parla di una difficoltosa gestione di un tratto significativo di migrazione dei delfini. Giordano, dunque: che non è esattamente riuscito a spiegare cosa intenda per voto utile ma che, semplicemente guardandolo, è riuscito a racchiudere in mezzora di chiacchiere, prima della pubblicità, il perfetto significato di voto particolarmente inutile.
lunedì 17 marzo 2008
mercoledì 12 marzo 2008
Vada pure, Mancini
Dicono che Veltroni è come Sarkozy
Ecco, respirando forte, rileggendo il tutto, e ripassando velocemente il titolo di Liberazione, "Sarkozy come Silvio Berlusconi? No, è molto più simile a Veltroni", mi vien da dire così: magari.
martedì 11 marzo 2008
lunedì 10 marzo 2008
Il Foglio.it "Le elezioni viste in una sfera di cuoio"
Faticosamente superata la candidatura, purtroppo non confermata, di Luciano Moggi nelle liste dell’Udc; verificato, dolorosamente, che dal giorno in cui Romano Prodi ha detto “sì, è vero, siamo tutti rugbisti”, l’Italia rugbista ha vinto un numero di partite di poco inferiore allo zero; informato il paese intero che Walter Veltroni, presidente onorario della Lega Basket e ambasciatore Nba Europe Live Tour, arrivato nelle Marche per la sua campagna elettorale ha spiegato che il “we can” del Pd sia molto simile al “we can” dell’ottima Premiata Montegranaro; visto tutto questo c’è un motivo per cui nello stesso istante in cui lo sport entra in campagna elettorale, la campagna elettorale, in realtà, se ne sbatte alla grande dello sport. Così, mentre Claudio Lotito, presidente della Lazio, suggerisce il nome di Claudio Lotito come futuro ministro dell’Economia; mentre Massimo D’Alema, ministro degli Esteri, racconta che questo magnifico Pd non può che avere come modello la Roma di Luciano Spalletti; mentre W traccia significativi parallelismi tra il candidato Walter e il cestista Meyers (a Pesaro), tra il candidato Walter e il Ducati Stoner (a Bologna), tra il candidato Walter e l’atleta Totti (a Roma), preso atto di tutto questo, si ricorda che nel 2001, nell’anno in cui il Milan arrivò sesto in campionato e nell’anno in cui, già a marzo, il Milan era già fuori dalla Champions League, la Roma del calcio vinceva lo scudetto, la Roma del Basket vinceva lo scudetto, la Roma del rugby vinceva lo scudetto e anche la Roma dell’hockey vinceva il suo scudetto. E mentre succedeva tutto questo, pur sapendo – come diceva Churchill – che gli italiani, da un lato, perdono le guerre come se fossero partite di calcio e, dall’altro, perdono le partite di calcio come se fossero guerre, il Cav ha fatto così: è sceso in campagna elettorale, ha spiegato, soprattutto a sinistra, perché le elezioni non sono né partite di basket, né di rugby, né di calcio e così, senza essere neppure scelto come ambasciatore Nba Europe Live Tour e senza aver avuto bisogno neppure di un Milan vincente, né in campionato né tantomeno in Champions, senza troppi parallelismi, senza troppi Calton Meyers e senza troppi Casey Stoner, lui, caro W, prendeva e semplicemente vinceva le elezioni.
Claudio Cerasa
10/3/08
Ah, ecco
venerdì 7 marzo 2008
Cose serie
mercoledì 5 marzo 2008
Film
Riposizionamenti democratici
Massimo Calearo, Vicenza, 26 giugno 2007
martedì 4 marzo 2008
Senatus PopulusQue Cusumanus
![](https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgZn6v_fWNDjk8aeLwV9vFj3YWqsZTzn_8RSOvedoCPrCJhcZFZkwNIJZfUo4lml6QOb95SR43VnrGmcn5DTeC39DsB7z-6n57ir59RTDDwuxqy1miAFr7B1P_pBqo1XY4XovifLi2ZLiPq/s320/Immagine+1.png)