lunedì 29 settembre 2008

Che bomba!

"Se si arrivasse a un sistema presidenziale, Berlusconi potrebbe concorrere alla massima carica dello Stato, perche' ci sarebbero quei pesi e quei contrappesi che consentirebbero anche a lui di governare meglio il paese". Lo dice Massimo D'Alema a Bruno Vespa per il libro "Un'Italia diversa" in uscita venerdi' da Mondadori-RaiEri. "Ci sono due modi - dice D'Alema - per ricostruire il nostro sistema democratico: intorno alle persone o intorno ai partiti. Nel primo caso c'e' il presidenzialismo, con i suoi pesi e contrappesi per garantire gli equilibri istituzionali. Nel secondo non si eliminano certo le persone, ma i partiti moderni vivono dell'equilibrio tra leadership e struttura. Noi restiamo appesi tra un sistema presidenziale di fatto, senza regole e la logica delle coalizioni, con una perenne conflittualita' interna che non porta a niente. Nessuno dei due sistemi funziona. Nessuno dei due produce buoni governi". Se si arrivasse a un sistema presidenziale, Berlusconi potrebbe concorrere alla massima carica dello Stato? E D'Alema risponde: "Si', perche' ci sarebbero quei pesi e quei contrappesi che consentirebbero anche a lui di governare meglio il paese".

domenica 28 settembre 2008

Seconda moderata ricognizione sul possibile capro espiatorio da identificare successivamente alla prima, immeritata, sconfitta dell'Inter di Mourinho

Non voglio mai più, mai più, mai più vedere in campo: Nicolas Burdisso (che da oggi, se mai ci fosse stato alcun dubbio, è ufficialmente il secondo peggior giocatore della storia dell'Inter dopo Fabio Macellari), Dejan Stankovic (che da oggi, se mai ci fosse stato alcun dubbio, è ufficialmente uno dei più grandi bluff del calcio italiano preceduto di poche lunghezze solo da Roberto Baronio), Adriano (che in attacco sarebbe più utile avere quello che canta).

Prima moderata ricognizione sul possibile capro espiatorio da identificare successivamente alla prima, immeritata, sconfitta dell'Inter di Mourinho

'cci tua.

La velocità dei giornalisti

Non è per quello che pensate voi, ma non esiste alcuna cosa al mondo che i giornalisti fanno così rapidamente come le inchieste sulle mignotte.

Grazie al cielo c'è ancora qualcosa peggio della sinistra a sinistra della sinistra

Ed è Daniela Santanché.

Burn after reading


Gli ultimi cinque minuti sono da sentirsi male.

Panda



Cazzo c'entra Fabio Volo?

Robert De Niro e Al Pacino


"Molti rispettano il distintivo, tutti rispettano la pistola"

sabato 27 settembre 2008

Bamboccioni e Alitalia

La cosa più bella di tutta la storia sulla cordata alla vaccinara di Alitalia è che la suddetta compagnia è stata sostanzialmente salvata dal papà di un ministro ombra del Pd e dallo zio di un altro ministro ombra dello stesso partito.

I giovani del Partito democratico

Personalmente mi sembra piuttosto evidente come il vero scandalo sul futuro segreterio dei giovani del Partito democratico sia che nessuno abbia pensato di candidare Marianna Madia.

lunedì 22 settembre 2008

Il Foglio.it "Perché il Mourinho che ha portato Mitterrand a San Siro deve solo mettere da parte il suo Calearo "

Dove si spiega perché qui si tifa fortissimamente per l’insopportabile mister "Maurigno"

Superata un’estate in cui i momenti di panico non sono comunque mancati (10 luglio, Oriali: Mancini, raggiunto un accordo economico), arrivati in una forma psicologica tale da non avere in fondo grossi problemi ad affrontare anche i commenti più tosti a proposito della terza – magnifica – giornata di campionato (secondo Giampiero Galeazzi, “Maurigno ha conguistato i tifosi dell’Inder”), c’è un dato quantomeno incontestabile per chiunque comprenda davvero qualcosina di calcio. Preso atto che il Mancini annunciato da Oriali il 10 luglio non è Roberto, ma è grazie al cielo Amantino; sicuri ormai che la novità più significativa della stagione 2008/2009 sia il ritorno in televisione di Giampiero Galeazzi (il quale, da qualche settimana, è fermamente convinto che a Maurigno occorra al più presto un’altra “ana destra”), detto tutto questo, la prima grossa soddisfazione che offre a un tifoso dell’Inter la presenza in campo di un allenatore che riesca senza troppi problemi a distinguere un centrocampista centrale da un terzino sinistro – e che, facendo invece un discorso più generale, abbia uno schema mentale abbastanza calibrato sulla differenza tra un buon giocatore e una, come dire, pippa – è una, e la scopri quando accendi la tv e ti accorgi con entusiasmo che il tuo allenatore non ha pensato neppure per un attimo di schierare Christian Chivu dietro le punte (che, per chi non conoscesse il calcio, sarebbe come proporre a Massimo Calearo di fare il modello della Loreal) e non ha mai immaginato di poter mettere Nicolas Burdisso sulla linea dei centrocampisti (un’iniziativa che, per chi non conoscesse il calcio, equivarrebbe al tentativo di vincere le elezioni candidando Massimo Calearo). Mai, mai, mai – anche se sulla presenza in campo di Nicolas Burdisso (peggiore acquisto della recente era Moratti dai tempi di Lampros Choutos e Sixto Peralta) andrebbe forse commissionata un’inchiestina a qualche bravo cronista di giudiziaria, in grado finalmente di rivelare a noi poveri tifosi quale tipo di ricatto abbia in mano il difensore argentino, per costringere ogni maledetto mister che si sia trovato davanti a schierarlo in campo; in una qualsiasi maledetta zona del campo. (E Mancini era solito spiazzare gli avversari schierandolo coraggiosamente dietro le punte). Detto in altre parole, il passaggio da un allenatore come Roberto Mancini (che fino a pochi mesi sarebbe stato pronto a giurare che anche una prossima eventuale partita contro il Tor Bella Monaca Fc sarebbe stata certamente una gara “ostica”, “da non sottovalutare”) a uno magnificamente insopportabile come José Mourinho (che prima di ogni gara non ha alcun imbarazzo a dire che “mi è un po’ difficile ammettere che esista qualche allenatore più bravo di me”) è probabilmente la cosa calcisticamente parlando più vicina allo scarto che può esistere tra un politico loffietto come Chirac e uno invece incontenibile come Mitterand, che con un tono non troppo lontano da quello di Mourinho da giovane per esempio sosteneva che, se proprio avesse dovuto scegliere, da grande avrebbe voluto fare il Papa invece che il presidente (“Nella storia dell’umanità ce ne sono stati poco più di duecentocinquanta, ma anche presidente va bene”, disse Mitterrand). Ecco, non c’è dubbio che l’Inter di Mourinho non sia ancora scoppiettante, non c’è dubbio che la domenica i cannelloni scenderebbero giù anche meglio se Nicolas Burdisso fosse schierato nella solida difesa milanista piuttosto che in quella interista, ma come diceva il vecchio saggio, la differenza fra la genialità e la stupidità è che la genialità ha i suoi limiti. E pensandoci bene, e guardando il Mourinho di oggi e ripensando al centrocampo compatto che schierava il Mancio qualche tempo fa (Pelé, e di fianco Burdisso), i limiti alla genialità di Mancini, nel suo piccolo, in effetti erano semplicemente inesistenti. E dunque, detto in altre parole, qui si tifa fortissimamente per l’insopportabile mister Maurigno.
Claudio Cerasa


I capitani coraggiosi

Qui.

domenica 21 settembre 2008

Agenda Galeazzi/2

Maurigno ha conquistato i tifosi dell'Inder.

sabato 20 settembre 2008

Nonna moderna/11

Reduce da un lungo periodo di tradizionali festeggiamenti meridionali, intercettata in un piccolo paese in provincia di Palermo, dopo essere da non molto diventata affezionata cliente della fu compagnia di bandiera, lei, pronta anche a sostenere il peso anche di alcune dichiarazioni potenzialmente diffamatorie, decide infine di rompere un silenzio durato a lungo e, mostrando un certo coraggio rispetto ai commenti un po' appiattiti relativi alle note crisi finanziarie globali, si esprime così in riferimento ai recenti fatti di Alitalia.

"Apposta u fici, picchì si vulia a accurdu si truvaa. Nun ci si mise. Pimmia, iddu avi un'interesse suu. Iddu vuole currere docu con i figghi. Unnavi unni a mittere l'aerei (espressione incomprensibile) picchi pimmia lui ha ammucciato i soldi per prindersela dopo, quann'i cchiu conveniente, coi figghi suoi. L'aveva anche detto, unn'è così? Pimmia aspitta chi mettono tutto all'asta e poi iddu arriva. Picchia si volia davvero a mmia nessuno mi convince che sta porchiria unna rissovvia prima. Cheffa, i soldi gli mancano?"

Sono convinta che lo ha fatto apposta, perché secondo me se solo avesse voluto in questi giorni un accordo sulla vicenda Alitalia si sarebbe trovato con una certa facilità. Invece non ci ha perso molto tempo. Per me, lui ha un suo interesse personale nella questione. Lui, secondo me, ha intenzione di subentrare nella partita in un secondo momento con i figli. Oggi dà l'idea di non saper bene come gestire l'affare Alitalia perché secondo me ha messo da parte un buon gruzzoletto per prendersi la compagnia di bandiera in un altro momento, insieme con i suoi figli. In fondo lo aveva anche detto, no? Credo proprio che lui stia aspettando che la compagnia venga messa all'asta, in modo tale che non si faccia cogliere impreparato e che poi ci pensi lui direttamente a salvarla. Dico questo perché, se solo lo avesse voluto, a me non mi convincerà nessuno che questo affare poco chiare lui non aveva le forze per risolverlo prima. Ditemi, per caso sono i soldi che gli mancano?

venerdì 19 settembre 2008

Se non avesse i capelli lunghi e se non fosse una simpatica ragazza domani la foto non sarebbe sulla prima pagina dei giornali

http://milano.repubblica.it/multimedia/home/2994610

Sesta moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

Che rimanga agli atti, io comunque resto moderatamente liberale.

Quinta moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

Alla notizia che, come ormai è evidente dai fatti, la Russia ha chiaramente invaso l'America, un mio collega molto lungimirante (che si dichiara moderatamente anarco-monarco-capitalista) risponde che, dal suo punto di vista, un paese capitalistico che invade una socialdemocrazia non è in fondo una notizia così malvagia.

Quarta moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

Libero stato in libero mercato.

Terza moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

Secondo alcune fonti finanziarie, l'amministrazione americana sta valutando di riproporre alcune delle misure già adottate negli anni '80 per affrontare la crisi delle casse di risparmio. Il ministro del Tesoro, Henry Paulson, ha per questo convocato d'urgenza alla Casa Bianca Armando Cossutta.

Seconda moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

Prima moderata reazione alla notizia che il Tesoro americano annuncia un progetto per stabilizzare la crisi finanziaria

mercoledì 17 settembre 2008

L'altro giorno (per capire il tipo di sensibilità percepita che il mondo operaio ha nei confronti dei suoi meravigliosi rappresentanti politici)

Qualche giorno fa, di fronte al Ministero del lavoro, in mezzo a trecento manifestanti dell'Alitalia, giustamente incazzati neri, arriva Paolo Ferrero. Piccolo piccolo, Ferrero svolta a destra, imbocca una strada, parla con un po' di manifestanti, rilascia interviste, dichiarazioni, si fa fotografare un paio di volte e dopo un po', dietro di lui, due signori si allontano e, mostrando come sia stato particolarmente efficace il tipo di sostegno politico diretto verso i lavoratori di alitalia in questi giorni, i due tizi si guardano e si chiedono: E chissù cu minchia è?

(ps: Paolo Ferrero è il segretario di Rifondazione comunista)

Il Foglio. "I nemici del Pd"

Esistono alternative alla leadership di W? Bene, che vengano fuori

lunedì 15 settembre 2008

Into the W.

N.b. Post da non leggere per chi non ha visto come va a finire il film Into the Wild.

L'ultima sfortunata metafora adottata da Walter Veltroni per descrivere lo stato d'animo del Partito democratico si riferisce al bellissimo, ma tragico, film di Sean Penn, Into the Wild. Un film che Veltroni adotta per valorizzare una citazione molto bella – che io però non condivido affatto – secondo la quale "La felicità è reale solo quando è condivisa" - felicità che in questo momento evidentemente è piuttosto assente dallo stesso Partito democratico. Tralasciando l'efficacia della metafora, al Veltroni che un paio di mesi fa sosteneva di voler essere protagonista con il Partito democratico di un "nuovo film" consigliamo vivamente di lasciar stare il capolavoro di Sean Penn, considerando che alla fine del film, citato da Veltroni alla Summer School (di cui sono già pronte le versioni Winter, Autumn, Spring), il protagonista di Into the Wild, dopo aver trovato la sua felicità in un pulmino in mezzo alla campagna, into the wild per l'appunto, si ritrova con gli occhi spalancati rivolti verso il cielo. Felice, sì, ma leggermente stecchito.

P.S. Come però segnala giustamente Wittgenstein la frase di Veltroni, grazie al cielo, voleva dire l'esatto opposto di quel che poteva sembrare.

giovedì 11 settembre 2008

Il Foglio.it "Contro il maestro unico"

E anche qui.

E allora è fatta, non si discute, non c’è alcun dubbio: il maestro unico è una figata pazzesca, la scuola è e sarà sempre più un’azienda come tutte le altre, gli insegnanti sono e saranno sempre più giudicati per i loro inconfondibili standard di “produttività” e se c’è da risparmiare qualcosa anche dalle parti della scuola elementare il modo migliore per farlo sembra sia quello di dare una rapida sforbiciata qua e là. Tralasciando il fatto che mi sembra di essere circondato da persone a cui della storia del doppio maestro non gliene freghi proprio nulla e anzi, per ragioni che sinceramente mi sembrano tuttora misteriose, credono che, altrochè, one is molt megl che two, francamente non mi convincono affatto le analisi fatte finora da chi difende la scelta del ministro Gelmini di piazzare alle elementari una tipologia di insegnamento, diciamo così, monocratica. Per dirlo in altre parole, lasciare ai ragazzi delle scuole elementari un solo insegnante mi sembra una stupidaggine. Senza voler considerare tutta la questione economica e tutti i discorsi che riguardano i fondi che si dovrebbero tagliare alle scuole spendaccione (tagliassero i professori universitari, mettessero più tasse, abolissero la scuola media, risparmiassero in un altro modo, ma non ci venite a dire che per far economie alle elementari si debba risparmiare sull'insegnamento), lasciando stare tutto questo, le cose mi sembra stiano più o meno in questo modo. C'è chi dice che la questione si possa risolvere così: il maestro deve essere un maestro di vita, i maestri di vita non possono essere troppi e il maestro delle elementari deve essere un maestro unico. C'è chi la mette così: l'insegnamento elementare non importa che sia specialistico ma deve essere semplicemente appropriato dal punto di vista metodologico, dunque non occorrono insegnanti specializzati in questa o in quella materia, occorrono persone che sappiano insegnare un po' tutto e che soprattutto siano in grado di dare i giusti strumenti per l'apprendimento futuro dei bambini. C'è, infine, chi crede che il fannulonismo sia una delle caratteristiche dei maestri elementari. Cosa magari vera, ma se ci sono tanti fannulloni anche alle elementari siamo davvero sicuri che il modo migliore per smaltire il problema sia quello di ridurre il numero di persone che lavorano da quelle parti? Semmai, brutti testoni, si dovrebbe fare – questa volta sì – quello che diceva la Gelmini a proposito dei maestri del sud (test, test, test); si dovrebbero trovare delle soluzioni per meritocratizzare l'insegnamento, per migliorarlo – dunque per far arrivare sui banchi chi è capace – e non invece per tagliarlo. Sarà perché io non ho avuto né il maestro unico né la maestra unica ma ho avuto tante maestre ognuna delle quali era magnificamente specializzata in cose diverse e tutte quelle cose diverse me le insegnava – benissimo – con tecniche di apprendimento diverse. Sarà perché non credo che la caratteristica del maestro elementare sia quello di insegnarti a fare il bravo bambino studente ma sia proprio quello di insegnarti a studiare e di insegnarti a conoscere nel migliore dei modi un tot di materie. Sarà perché credo che le scuole elementari siano una, anzi, la sola cosa che funzioni bene nel pessimo sistema scolastico che ci ritroviamo (maledetta riforma Moratti, maledetta, maledetta). Sarà che non credo ai maestri tutto fare. Sarà che è un po’ troppo facile dire che il maestro unico alle elementari “risponda a una precisa esigenza pedagogica” e che tagliare i posti alle elementari sia in fondo solo un modo per “andare in contro alle famiglie e migliorare la qualità del servizio scolastico”. Sarà anche che con un solo maestro unico c’è la possibilità di ritrovarsi per cinque anni con un pessimo maestro unico e che con più maestri, invece, la chance di averne almeno uno buono esiste davvero. Sarà che non credo a tutti coloro che sostengono che se non si accetti il rischio del maestro unico si finisce per non accettare ogni tipo di carica monocratica presente nel paese. Non credo affatto che la scuola possa rientrare sotto la definizione di “azienda”; non potrò mai convincermi del fatto che la produttività dei maestri possa essere direttamente vincolata a un capitolo di spesa; e credo sia un errore grossolano sostenere che le esigenze pedagogiche della scuola possano essere migliorate con una sforbiciata fatta un po’ a casaccio. Ecco, sarà per tutto questo, ma sarei piuttosto felice se ci fosse qualcuno che mi chiedesse di mettere una firma da qualche parte per dire non ci rompete le scatole, non toccate i maestri solo per risparmiare.

di Claudio Cerasa

domenica 7 settembre 2008

Oggi c'è solo questo.

“Il luccichio è prodotto dalla somma di migliaia di amori: sposi novelli e adolescenti che brillano come accendini al butano, coppie di uomini che bruciano rapidi e brillanti, coppie di donne che fanno luce per ore con balenii leggeri e molteplici, orge luminose come quegli acciarini giocattolo venduti alle fiere, coppie che nel vano tentativo di avere figli bruciano la loro immagine frustrata come l’infiorescenza lasciata sull’occhio da una luce forte quando distogli lo sguardo”.

Poi ti chiedi perché in Georgia sono incazzati neri


Non c'entra nulla, ma sei giorni dopo il suo arrivo la Georgia è entrata in guerra.

venerdì 5 settembre 2008

La cordata alla vaccinara/4

Come volevasi dimostrare, e come più o meno scritto qui, il grande bluff di Alitalia è che quello che si doveva fare tre mesi fa verrà fatto tra cinque anni.
(AGI) - Roma, 5 set. - In particolare, 'La Tribune' scrive che Intesa Sanpaolo avrebbe invitato Air France a rilevare una quota compresa tra il 10 e il 20% nella nuova Alitalia. Ma aggiunge che il vero obiettivo di Parigi sarebbe salire sopra il 50% entro il 2013, quando alcuni soci di Cai potrebbero sganciarsi. Secondo lo stesso quotidiano, analogo interesse potrebbe essere mostrato da Lufthansa o British Airways. (AGI) Mau 051042 SET 08

Una squadra fortissimi

In questi giorni, la cosa che più dà sincere soddisfazioni a un tifoso del Palermo e che lo riempie d'altro canto di vere rassicurazioni è che il nuovo allenatore, mister Ballardini, è stato strappato all'ultimo alla concorrenza agguerita del West Ham. Presidente Zamparini, grazie di cuore.

giovedì 4 settembre 2008

Segnatevi questa data

Pd/ Si terrà a gennaio la conferenza programmatica Pd/ Si terrà a gennaio la conferenza programmatica Il coordinamento fissa l'agenda del partito dei prossimi mesi Roma, 4 set. (Apcom) - Si terrà probabilmente a gennaio 2009 la conferenza programmatica del Pd, inizialmente prevista per l'autunno. Durante la riunione del coordinamento del Pd di questa mattina è stata fissata l'agenda di lavoro dei prossimi mesi, centrata sulla manifestazione in programma per il 25 ottobre prossimo e sulle scadenze elettorali in regioni come il Trentino e l'Abruzzo, e la conferenza programmatica è quindi slittata al prossimo gennaio. Adm 04-SET-08 15:16 NNNN

Cordata alla vaccinara

Secondo il prossimo numero dell'Economist, il proposto salvataggio dell'Alitalia costerà a ognuno dei 40 milioni di contribuenti italiani circa 125 euro a testa.

mercoledì 3 settembre 2008

Stato d'assedio in Thailandia. Con le fionde

La foto più violenta degli scontri pazzeschi che avete sentito arrivare dalla Thailandia è questa.

martedì 2 settembre 2008

Scusi, chi ha fatto Palin?

Il capolavoro del Pd

Il capolavoro del Partito democratico è che dopo aver fatto diventare un partito morto come l'Italia dei valori una potenza elettorale che si aggira attorno al 9 per cento ora, non pago, potrebbe far resuscitare anche un altro partito che se non avesse il Pd che stesse lì a corteggiarlo si sarebbe già spappolato in mille e pezzi. Evvero Casini?

Ferma, che dico, fermissima

Alla fine va dato atto all'Unione europea della ferma, che dico, fermissima presa di posizione nei confronti della Russia. Posizione che l'Unione europea ha voluto riassumere in queste poche significative righe alla fine del comunicato scritto ieri tra i capi di stato dei 27 paesi dell'Unione. "Con la crisi in Georgia i rapporti tra l'Ue e la Russia sono arrivati a un bivio".

lunedì 1 settembre 2008

Cordata alla vaccinara/2

Curiosità. La holding di Roberto Colaninno che si metterà a capo di Alitalia dovrà mettere sul banco circa 150 milioni di euro, una cifra che casualmente corrisponde alla stessa somma incassata in dividendi da Roberto Colaninno nel 2001 quando vendette il suo pacchetto di azioni Telecom a Marco Tronchetti Provera.