Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
giovedì 26 aprile 2007
mercoledì 25 aprile 2007
martedì 24 aprile 2007
La Padania di oggi
Titolo in nero: Incontro tra due grandi
Occhiello: La storia ha fatto tappa a Pavia
Nella foto a destra Benedetto XVI a sinistra Umberto Bossi
Occhiello: La storia ha fatto tappa a Pavia
Nella foto a destra Benedetto XVI a sinistra Umberto Bossi
RollingStone. Bbbritney
Oggi inizia una rubrichina su Rollingstone, se llama Red Carpet, esto mese se parla del perché con le popstar in crisi vale sempre il vecchio detto "non sparate sulla Croce rossa". Ovvero: Bbbritney Spears.
http://cerazadeallegati.blogspot.com/2007/04/britney.html
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lunedì 23 aprile 2007
Due-tre cose sul Pd
Mettetela come volete, ma il partito democratico cambierà molto. Si potrebbe discutere del fatto che si gioca sempre con le parole (prima PDS togli la p rimane DS rimetti la P e togli la S e ritorna PD etc etc magari poi un giorno si finisce come a san Marino dove il partito democratico che esiste da un bel po', quasi da due anni, si chiama praticamente PDS e dove il Fassino san marinese ha creato il partito democratico e una volta nato è stato trombato il segretario, che era amico di Fassino e a cui Fassino aveva detto: bravi, mi ispiro a voi), si può giocare sul come ci si chiamerà (per favore, fratelli e sorelle però no), si può credere quello che si vuole: che ci sono tante correnti, troppi leader, poche donne, i giovani che in Italia sono giovani anche a 58 anni. Tutto quello che si vuole, però con un partito democratico che secondo me attualmente è al 30 per cento, non di più, almeno qualcosa si muove a sinistra.
A destra, invece, rimane il delirio. Non ci sono le primarie, i leader sono sempre un po’ troppo succubi (mio Dio che brutta parola) del grande capo, Fini dice di sentirsi Sarkozy, Casini si fa fare lo fotografie con i cappottini di pelle per sembrare ancora giovane, la Lega vedrete che nel giro di quattro mesi manderà a fanculo Forza Italia e il Cav. rimane sempre il Cav e parlare del Cav o non parlare del Cav a sinistra significa fare la politica in un certo modo piuttosto che in un altro. Cosa significa? Significa che nei congressi di Ds e Margherita (davvero poveri di contenuto, ha ragione il manifesto che ha pubblicato un articolo sulle idee del partito democratico completamente vuoto) almeno una cosa buona, a parte lo scioglimento, c'è stata. Non si è parlato male del Cav. Questo significa che per la prima volta negli ultimi tredici anni, rischia di formarsi una nuova classe politica (anche se i compagni di classe sono sempre gli stessi) che si forma con un processo per ingroup non contro un output. Cioè: le premesse sembrano queste: il partito democratico non nasce contro Berlusconi come sono nate tutte le idee politiche degli ultimi anni, gli ultimi candidati alla presidenza del consiglio etc etc. Il partito democratico nasce perché serve e basta. La cosa ridicola saranno i prossimi quattro mesi in cui l'assemblea che dovrà dare vita alla costituente del partito democratico poi verrà sciolta e se ne formerà un'altra. La cosa ridicola è che ovviamente alle prossime elezioni amministrative Margherita e Ds si presenteranno come Margherita e Ds. Ma almeno qualcosa rischia di muoversi. E la situazione va bene sia per chi vota centro-sinistra che per chi vota sinistra e probabilmente per chi vota destra. Se non si vuole passare il tempo a parlare del sistema proporzionale o di quello maggioritario, se non si vuole passare il tempo a contare contare contare quanti cazzo di partiti ci sono in Italia, la cosa migliore sarà avere un partito democratico a sinistra, un partito unico nel centrodestra, un partito di sinistra con Mussi, Salvi, Bertinotti, Giordano, Diliberto e al massimo un Bayrou di centro, che però non è Casini, non è Mastella, non è Cutrufo e non è Dini.
L'unico Bayrou possibile è Francesco Rutelli, lui ci si sente e ha detto che in Francia avrebbe votato per lui perché. secondo lui. Bayrou è l'unica alternativa a Segolene. Chi glielo spiega a Rutelli però che gli elettori di Bayrou sono elettori all'80 per cento di centrodestra? Cioè. Chi glielo spiega poi a quelli del partito democratico (di sinistra, il pd è un partito di sinistra dice Fassino) che uno dei leader più importanti del Pd (di sinistra) si identifica e voterebbe per un candidato i cui voti al secondo turno francese andranno, molto probabilmente, al Berlusconi dd destra francese? Cioè, a Nicolas Sarkozy?
A destra, invece, rimane il delirio. Non ci sono le primarie, i leader sono sempre un po’ troppo succubi (mio Dio che brutta parola) del grande capo, Fini dice di sentirsi Sarkozy, Casini si fa fare lo fotografie con i cappottini di pelle per sembrare ancora giovane, la Lega vedrete che nel giro di quattro mesi manderà a fanculo Forza Italia e il Cav. rimane sempre il Cav e parlare del Cav o non parlare del Cav a sinistra significa fare la politica in un certo modo piuttosto che in un altro. Cosa significa? Significa che nei congressi di Ds e Margherita (davvero poveri di contenuto, ha ragione il manifesto che ha pubblicato un articolo sulle idee del partito democratico completamente vuoto) almeno una cosa buona, a parte lo scioglimento, c'è stata. Non si è parlato male del Cav. Questo significa che per la prima volta negli ultimi tredici anni, rischia di formarsi una nuova classe politica (anche se i compagni di classe sono sempre gli stessi) che si forma con un processo per ingroup non contro un output. Cioè: le premesse sembrano queste: il partito democratico non nasce contro Berlusconi come sono nate tutte le idee politiche degli ultimi anni, gli ultimi candidati alla presidenza del consiglio etc etc. Il partito democratico nasce perché serve e basta. La cosa ridicola saranno i prossimi quattro mesi in cui l'assemblea che dovrà dare vita alla costituente del partito democratico poi verrà sciolta e se ne formerà un'altra. La cosa ridicola è che ovviamente alle prossime elezioni amministrative Margherita e Ds si presenteranno come Margherita e Ds. Ma almeno qualcosa rischia di muoversi. E la situazione va bene sia per chi vota centro-sinistra che per chi vota sinistra e probabilmente per chi vota destra. Se non si vuole passare il tempo a parlare del sistema proporzionale o di quello maggioritario, se non si vuole passare il tempo a contare contare contare quanti cazzo di partiti ci sono in Italia, la cosa migliore sarà avere un partito democratico a sinistra, un partito unico nel centrodestra, un partito di sinistra con Mussi, Salvi, Bertinotti, Giordano, Diliberto e al massimo un Bayrou di centro, che però non è Casini, non è Mastella, non è Cutrufo e non è Dini.
L'unico Bayrou possibile è Francesco Rutelli, lui ci si sente e ha detto che in Francia avrebbe votato per lui perché. secondo lui. Bayrou è l'unica alternativa a Segolene. Chi glielo spiega a Rutelli però che gli elettori di Bayrou sono elettori all'80 per cento di centrodestra? Cioè. Chi glielo spiega poi a quelli del partito democratico (di sinistra, il pd è un partito di sinistra dice Fassino) che uno dei leader più importanti del Pd (di sinistra) si identifica e voterebbe per un candidato i cui voti al secondo turno francese andranno, molto probabilmente, al Berlusconi dd destra francese? Cioè, a Nicolas Sarkozy?
Palermo-Parma
Dalla tribuna: "Guidolin, devi andare a cagare".
Dalla telecronaca, praticamente sovrapposta a "Guidolin, devi andare a cagare": "Sale la contestazione a Palermo", dice Bruno Pizzul
Dalla telecronaca, praticamente sovrapposta a "Guidolin, devi andare a cagare": "Sale la contestazione a Palermo", dice Bruno Pizzul
domenica 22 aprile 2007
venerdì 20 aprile 2007
giovedì 19 aprile 2007
mercoledì 18 aprile 2007
martedì 17 aprile 2007
Su Telecom
Solo per ricordare:
"il comma 4 dell’articolo 21 del regolamento europeo sulle concentrazioni ammette il ricorso all’interesse nazionale solo in casi come la minaccia alla sicurezza pubblica o alla libertà di informazione".
"il comma 4 dell’articolo 21 del regolamento europeo sulle concentrazioni ammette il ricorso all’interesse nazionale solo in casi come la minaccia alla sicurezza pubblica o alla libertà di informazione".
lunedì 16 aprile 2007
domenica 15 aprile 2007
giovedì 12 aprile 2007
Tonino
Notare Tonino Di Pietro che si incazza con l'Avvocatura di Stato perché fa politica. L'Avvocatura.
mercoledì 4 aprile 2007
Tra le lettere del Foglio di oggi
Al direttore - Perché si scrive un pezzo come “La Pasqua di Paolo Tommaso” (sabato 31.03.07)? Glielo chiedo, con sincerità e cercando di rimanere in poche frasi. Gli errori nelle diagnosi sono spesso gravi, inducono molte scelte sbagliate, provocano drammi che durano una vita e privano di persone; anche di quelle che hanno vissuto e dato vita, hanno amato e sono state amate e non saranno sostituite. Il suo articolista ce ne ha raccontato uno di errore; piangendo l’ennesima vittima, ci servirà ad esigere di più da una disciplina, la medicina, a cui i più di noi debbono vita e salute. La legge è un altro argomento serio ma difficilmente impasti di morbosità e moralismo come quelli dell’articolo renderanno un buon servizio all’obbligatorio esercizio di trovare un compromesso che valga per il paese tutto. |
Luca Breccia, via web |
Risposta del Direttore |
Lei è un lettore distratto. L’articolo di Claudio Cerasa era un atto evidente di pietà e di riconoscimento, il racconto breve di una breve vita del nostro secolo, senza nemmeno l’ombra della morbosità, senza un solo accenno di moralismo, uscito dalla tastiera del più giovane tra di noi, perfetto come un sentimento di alta compassione umana. Ma lei non è distratto, ho sbagliato. Lei appartiene alla categoria degli eufemisti e dei censori che voltano la faccia dall’altra parte e non sopportano lo sguardo della realtà su di noi. Lei pensa che sia caritatevole abrogare i sei giorni in terra di una persona abortita viva dimenticandola come un errore statistico nel corso di un aborto terapeutico. Lei vive in un racconto di Philip K. Dick, e non lo sa. |
martedì 3 aprile 2007
Due o tre cose su Barcellona
A Barcellona la metropolitana è aperta, dal venerdì alla domenica, fino alle due di notte, nei vagoni prende il telefonino e non c'è quasi mai puzza di ratti.
Il Campo Nou è fantastico, è enorme, entri e non ti controllano quasi nulla, entri anche con la tessera di un abbonato che quel sabato preferiva vedersi Barcellona-Deportivo (2-1, Ronalidnho è mostruoso) a casa e che per questo ha prestato il suo abbonamento a uno che aveva chiesto un accredito al Futbol Club Barcelona (allo stadio cantano sempre queste tre parole e pensano di essere dei gran fichi) scrivendo una e-mail commovente e alla quale il futbol club Barcellona ha risposto (al punto tre) che "Apreciado Claudio, El Bernabeu es el estadio del Real Madrid, no del FC Barcelona. Nuestro estadio es el Camp Nou. Saludos cordiales".
A Barcellona non puoi camminare per strada con la birra (non valgono neanche i bicchieri di plastica) sennò ti fanno la multa davvero e in questi giorni ci sono due esposizioni notevoli al museo di arte contemporanea (progettato da Meyer, quello dell'Ara Pacis e che veramente non ha un cazzo di fantasia ). I due artisti, anzi tre, da non perdere si chiamano Carlos Pazos, che in Italia non mi sembra di averlo mai sentito, come d'altronde poco si sentono Gilbert & George che a Londra spopolano, ma comunque – Pazos – è davvero fuori di testa (è uno di quegli artisti che fanno delle opere non solo belle ma anche divertenti). E poi, gli altri artisti si chiamano Janet Cardiff e George Bures Miller, che fanno delle installazioni notevoli dove praticamente ricostruiscono nei dettagli un ambiente e dove si entra dentro l'opera. Molto fico. Fico anche un mercatino che la domenica mattina vende solo libri usati, dove si possono trovare le collezioni delle riviste Life degli anni Sessanta. Stupende
Il Campo Nou è fantastico, è enorme, entri e non ti controllano quasi nulla, entri anche con la tessera di un abbonato che quel sabato preferiva vedersi Barcellona-Deportivo (2-1, Ronalidnho è mostruoso) a casa e che per questo ha prestato il suo abbonamento a uno che aveva chiesto un accredito al Futbol Club Barcelona (allo stadio cantano sempre queste tre parole e pensano di essere dei gran fichi) scrivendo una e-mail commovente e alla quale il futbol club Barcellona ha risposto (al punto tre) che "Apreciado Claudio, El Bernabeu es el estadio del Real Madrid, no del FC Barcelona. Nuestro estadio es el Camp Nou. Saludos cordiales".
A Barcellona non puoi camminare per strada con la birra (non valgono neanche i bicchieri di plastica) sennò ti fanno la multa davvero e in questi giorni ci sono due esposizioni notevoli al museo di arte contemporanea (progettato da Meyer, quello dell'Ara Pacis e che veramente non ha un cazzo di fantasia ). I due artisti, anzi tre, da non perdere si chiamano Carlos Pazos, che in Italia non mi sembra di averlo mai sentito, come d'altronde poco si sentono Gilbert & George che a Londra spopolano, ma comunque – Pazos – è davvero fuori di testa (è uno di quegli artisti che fanno delle opere non solo belle ma anche divertenti). E poi, gli altri artisti si chiamano Janet Cardiff e George Bures Miller, che fanno delle installazioni notevoli dove praticamente ricostruiscono nei dettagli un ambiente e dove si entra dentro l'opera. Molto fico. Fico anche un mercatino che la domenica mattina vende solo libri usati, dove si possono trovare le collezioni delle riviste Life degli anni Sessanta. Stupende
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