Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
mercoledì 31 ottobre 2007
martedì 30 ottobre 2007
Cinema
domenica 28 ottobre 2007
W.
- In quota sondaggi: "Siamo il primo partito"
- In quota anti sistema elettorale tedesco, quindi con coalizioni da comunicare prima delle elezioni: "Le aggregazioni di oggi, 'mettono insieme tutto il contrario di tutto', non sono 'in grado di produrre riforme e innovazione'".
- In quota, certo come no: "Romano, potrai contare sul sostegno convinto e deciso del tuo partito"
A proposito di donne e potere
sabato 27 ottobre 2007
Oggi su Repubblica
venerdì 26 ottobre 2007
Le grandi battaglie culturali di Mario Giordano
Lamberto Dini
Alain Elkann
De Magistris/2
giovedì 25 ottobre 2007
Sul libro
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Ultime sul libro
mercoledì 24 ottobre 2007
Un sussulto
martedì 23 ottobre 2007
De Magistris
lunedì 22 ottobre 2007
Su Cecilia, o Cecilià come si dice
Rendition
venerdì 19 ottobre 2007
giovedì 18 ottobre 2007
Al Gore
mercoledì 17 ottobre 2007
Bella
Su W
Ascoltando opinioni, chiamiamole così: giovani, mi accorgo che c'è qualcosa che sfugge agli elettori brontoloni e scontenti. La sindrome Mastrotta e la percezione del Pd-televendita, che comunque è reale, non è altro, questa volta, che una formidabile tecnica di puro e brillante berlusconismo, utile per far alzare 3 milioni e 400 mila culi dalle sedie e per farli partecipare a un progetto di Pidì che, attenzione, non è vero che non abbia idee; le idee ci sono, il problema è che sono troppe, sono di tutti i colori del mondo e sono spesso in contraddizione tra loro. E' questo semmai il problema. Ma le idee buone ci sono. E dovendo valutare il peso della campagna elettorale, quella veltronaggine che si incastra tra il mastrottismo e lo scudocrociatismo, registra un bilancino decisamente positivo. Peccato che il problema è che secondo me c'è chi rifiuta l'antipolitica, chi non accetta la politica, e chi non propone alternative e soprattutto, parlando di politica, più di due o tre o al massimo quattro idee veltroniane senza googolare non riesce a ricordarsele. La colpa, se non arrivano le idee, è naturalmente degli ideatori del Pidì. Ma se si vuole criticare il contenuto del Pidì il modo peggiore per farlo, e soprattutto per non capirlo, è quello di aggrapparsi ai suoi inevitabili mastrottismo. E se il materasso fosse davvero buono?
martedì 16 ottobre 2007
lunedì 15 ottobre 2007
Veltroni
domenica 14 ottobre 2007
Primarie
Oggi, comunque sia, è un giorno un po' diverso. Magari andrebbe spiegato un po' meglio che chi voterà non voterà per formare il Partito democratico ma per eleggere, cosa un po' anomala ma vabbé, il leader del Pd che andrà a formare lui, non altri, il futuro Pd (oggi si vota, oltre che per le assemblee regionali, anche per eleggere un mostro da 2.500 membri, che si chiama assemblea costituente e che sarà una specie di mega happening democratico, con le riunioni probabilmente organizzate a San Siro o all'Ippodromo di Capannelle, dove naturalmente si discuterà di eccitantissimi "statuti programmatici" e dove si apriranno utilissimi “cantieri democratici”). Comunque, tanto per dire il livello politico del periodo, e fossi un leader di destra mi mangerei le manine visto l'incredibile successo mediatico di queste "primarie" (la definizione non è nemmeno corretta, ma vabbè), sono circa due mesi che stiamo parlando di una cosa che esiste ma in realtà no: cioè, di quella campagna elettorale descritta, in queste settimane, con la stessa commovente dedizione con cui, l'anno scorso, a metà campionato, Controcampo e Domenica Sportiva cercavano di convincerci che la serie A era ancora aperta e che l'Inter non avrebbe vinto lo scudetto perché in fondo c'erano ancora partite ostiche contro squadre indomabili come Siena, Empoli etc. In sostanza, è bello che ci sia qualcosa di nuovo in politica, è bello sentire un po' di idee di sinistra ricicciate dalla destra (dalla sicurezza alle idee sulla nuova struttura del Senato, peccato nessuno si ricordi del Referendum dello scorso anno della Cdl), ed è bello anche vedere che Romano Prodi stia trovando una vera e costruttiva opposizione al suo governo (cioè la cosa veltroniana). E’ bello; ma la destra? Quando comincia a darsi una bella svegliatina con qualche idea seria, e non con le mortadelle ai Fori imperiali?
Comincia a fare un po' tenerezza
venerdì 12 ottobre 2007
Le sceneggiate di Dida
Bertinotti e il comprensibile paradosso del referendum
giovedì 11 ottobre 2007
Datece un'altra sinistra
mercoledì 10 ottobre 2007
martedì 9 ottobre 2007
lunedì 8 ottobre 2007
Weekend Surreale
"La destra rimprovera alla sinistra d’aver a quell’epoca (Tangentopoli) spalleggiato la ghigliottina giudiziaria e d’averla usata per far fuori un intero ceto politico". E poi due parole: "E’ vero". Poche righe più in basso: "La procura di Milano intervenne con uno show televisivo vero e proprio ad opera di Davigo, Di Pietro, Colombo. Quasi tutti i giornali appoggiarono, anche il nostro allora da me diretto. Probabilmente fu un errore".
domenica 7 ottobre 2007
Alma Tadema
http://www.humanitiesweb.org/gallery/0/1.jpg
Micheal Clayton
giovedì 4 ottobre 2007
Clemente Mastella
Dicevo che mi sembra davvero esagerato tutto questo balletto con i forconi avvelenati ai danni di Mastella. E la storia dell'aereo, poi Ceppaloni, poi la moglie, poi la casta, la casta e ancora la casta. Mastella, un genio se si considera che il partito che rappresenta non vale nemmeno l'1.5 per cento dell'elettorato, avrebbe dovuto evitare di cadere nella trappola di Floris (una vergogna quella puntata di Ballarò) e avrebbe, anche dopo quella parentesi di Floris, avuto due opportunità: fare un mea culpa sincero oppure rivendicare la sua, come dire, castità (cioè la legittima appartenenza a sta cazzo di casta). Bene, Mastella ha scelto una terza opzione; e ora secondo me inizia a sgravare. Sentendolo ieri sera a Porta a Porta, la nuova battaglia di Mastella sembra essere questa: dimostrare non tanto che la casta che lui rappresenta è una casta che potrebbe anche essere legittimata a fare la casta (ma visto il governo che ci ritroviamo si capisce che non è così facile legittimare chi rappresenta “la casta”), ma piuttosto cercare di raccontare agli interessatissimi italiani (che hanno comprato un milione di copie del libro di Stella e Rizzo) che in fondo non c'è solo una casta, ma ce ne sono tante altre; per esempio i giornalisti. Una tattica sconsiderata per non dire scellerata e che rivela un vecchio vizietto di Mastella: risolvere i propri problemi provando a far vivere quei problemi a chi li ha tirati fuori e li ha denunciati (dunque i giornalisti). E potrà pure dimostrare, Mastella, che i giornalisti sono una casta (cosa verissima tra l’altro), ma siamo davvero sicuri che il modo migliore per difendersi sia quello di attaccare, e pure un po' malamente, qualcun altro, e sia quello di dimostrare che “noi saremo pure così, ma pensate a voi altri”, invece che lasciar sfogare le beppegrilleschità e poi mettersi di buon piglio per dimostrare che la casta che si rappresenta, legittimamente, va semplicemente legittimata, più che chiacchierata?
mercoledì 3 ottobre 2007
Un mito
martedì 2 ottobre 2007
Surrealismo
lunedì 1 ottobre 2007
Rana trasparente
http://www.corriere.it/gallery/Cronache/vuoto.shtml?2007/10_Ottobre/rana/1&4