Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
venerdì 30 novembre 2007
mercoledì 28 novembre 2007
martedì 27 novembre 2007
lunedì 26 novembre 2007
Baffetto
Non esattamente
domenica 25 novembre 2007
sabato 24 novembre 2007
Cose a caso
giovedì 22 novembre 2007
Su al nord
Rai e mediaset
mercoledì 21 novembre 2007
Sulla fine di Gianfranco Fini
E comunque
Finanza creativa
martedì 20 novembre 2007
lunedì 19 novembre 2007
Sulla reale disperazione di Casini e Fini e Bossi etc
Ops.
domenica 18 novembre 2007
Occhio a questa storia
Panorama di questa settimana ha un bel servizio sul caso Oak, sulla scalata Telecom del 2001 e su questo strano fondo, la cui traduzione è "Quercia", che sei anni fa fu protagonista della storia dei capitani coraggiosi della scalata Telecom del 2001. E' una storia di cui si parla una volta a mese, ne parla spesso la Stampa con Paolo Colonello, ne ha parlato oggi Panorama con Giacomo Amadori. In sintesi. C'è questo fondo di nome Quercia che nel 2001 era uno degli azionisti della Bell, la finanziaria di Emilio Gnutti che aveva in pancia il 23 per cento di Olivetti, che a sua volta controllava Telecom: Bell (e quindi Oak)-Olivetti-Telecom. Il conto Oak-Quercia, il cui intestatario essendo un conto con indirizzo tropicale, è conosciuto ma non troppo, è stato osservato con cura da un detective assoldato da Emanuele Cipriani, lo 007 della Pirelli a cui Giuliano Tavaroli, ex capo della security Pirelli, aveva chiesto di investigare: Tavaroli-Cipriani-investigatore privato su Oak. Questo conto Oak ricevette naturalmente delle plsuvalenze pazzesche, una gran quantità di soldi, nell'anno in cui Gnutti (con la consulenza di Consorte e Sacchetti, da 50 milioni di euro) vendette a Pirelli-Benetton (cioè a Tronchetti Provera) sostanzialmente Telecom. La domanda che si fa Panorama e da qualche tempo la Stampa e in particolare tutti coloro che mettono vicino il conto Quercia, con il simbolo degli allora Ds e con il nome di quello che viene considerato il grande sponsor di quell'operazione, cioè l'allora premier Massimo D'Alema, è: a chi appartiene, davvero, quel conto? Panorama scrive così: ci sarebbe in questi fascicoli: "un documento destinato a far discutere (...): una delega per accedere al fondo con in calce il nome di un importante esponente del governo". Magari è una bufala, dice Panorama che ha incontrato il detective assoldato da Cipriani (Tavaroli-Cipriani-007-Oak), magari no. Occhio a questa storia. E occhio a quanto scritto da Paolo Colonnello sulla Stampa: "Va ricordato che sulla base di quello stesso dossier Marco Mancini, il dirigente del Sismi arrestato a gennaio con l'accusa di aver passato a Cipriani e Tavaroli notizie tratte dagli archivi dell'intelligence, dichiarò spontaneamente al gip di essere venuto a conoscenza dell'esistenza di Oak Fund da Cipriani e di averne parlato sia al suo ex capo Nicolò Pollari perché si trattava di fondi destinati ai Ds, sia al senatore diessino Nicola Latorre, il quale però ha sempre smentito".
W?
Veltroni, sabato scorso: "Un sistema su base proporzionale, senza premio di maggioranza, che riduca la frammentazione e che dia agli elettori la possibilità di scegliere i rappresentanti"
Veltroni, ieri: "Ritengo che la coltivazione da parte di ciascuno della propria vocazione maggioritaria sia uno degli elementi virtuosi che ci può aiutare a superare questa crisi che è evidente".
Rospo
venerdì 16 novembre 2007
Finanziaria/2
Berlusconi ha chiamato Follini e gli ha chiesto: e tu: che voti? Maurizio Sacconi si è tolto una scarpa. La Montalcini ha 98 anni. Il senatore Antonione, stretto tra un pulsante di colore rosso e uno di colore verde, ha sbagliato colore e ha fatto passare una legge sulla class action. Antonione ha pianto e dice di essere un pirla. Il senato è una bolgia. L'Ulivo, o l'Unione o come cazzo si chiama, ha esultato per la rivoluzionaria class action approvata con il voto di un senatore che non si ricorda se è il rosso a essere rosso o il verde a essere verde o il senatore a essere un pirla. Il senatore Randazzo è andato a trovare Silvio Berlusconi. Anna Finocchiaro parla di "corruzione di senatori". L'Unità titola che Prodi vince ma perde Dini. Lamberto Dini ha originalmente parlato "di etica di responsabilità", il Giornale sostiene che Prodi spende un miliardo per i senatori indecisi. Willer Bordon, la cui fama aveva avuto un picco di popolarità il giorno in cui venne fotografato appeso a una trave in una cascina di campagna con il petto virilmente ignudo e con la moglie che beata lo contemplava, secondo i cronisti mejo informati, ha "sancito la fine di questa legislatura".
Finanziaria
giovedì 15 novembre 2007
Esperimento
Arezzo
lunedì 12 novembre 2007
Arezzo
giovedì 8 novembre 2007
Perugia
mercoledì 7 novembre 2007
Valentino Parlato
«Mica i tedeschi hanno fatto un decreto anti-italiani dopo la strage mafiosa di Duisburg, la scorsa estate. Né gli americani cacciavano siciliani e italiani indiscriminatamente. Semplicemente, arrestavano chi commetteva reati, come Al Capone. E poi, tutto questo potere ai prefetti! Quando io ero giovane, lo slogan — dei comunisti, ma pure dei liberali — era "abolire i prefetti"!»