Non avevo mai visto per più di cinque minuti quell'omino simpatico di Franco Giordano. La prima cosa che mi è venuta in mente guardandolo poco fa a Porta a Porta, prima che sopraggiungesse improvvisa la pubblicità che mi permettesse di alzare le chiappe e fare dell'altro (Dio benedica la pubblicità), è che se nel Pdl saranno, bene o male, tutti un po' popolani delle libertà, se nel Pd saranno tutti democratici compagni e democratiche compagne, se nell'Udc saranno tutti uddiccini, nella sinistra arcobaleno saranno, chessò, tutti mancini? Arcobalenini? Postcomunistiniverdinipecorarinisinistrinidemocraticini? Mah. Tralasciando il fatto che Franco Frattini è uno di quei politici che sentendolo parlare a fatica si capisce perché non sia candidato alla Casa Bianca, eccolo qui il nostro Franco Giordano. Giordano, che cercando di ricordare per quale motivo nel programma Arcobaleno si dice no al Ponte sullo Stretto parla di "mafie" che avrebbero "interessi" sul "progetto", "come in fondo è noto"; Giordano, che nella migliore tradizione trapattoniana, parla di establishment inserendo una "a" al posto della "e" e una "i" al posto della "a" ("isteblishment", secondo la corretta dizione postcomunista); Giordano, che riesce a farsi battere in locuzione retorica anche dal pimpante Rotondi (che, stando alle sue parole, sarebbe "erede della democrazia cristiana"); Giordano, che non ricorda che Colaninno ha solo tre "n" e non 4; Giordano, che non ha probabilmente mai aperto un giornale nelle ultime due settimane per capire che quello che lui chiama "gesto violento" (il Cav che avrebbe strappato il programma del Pd) non è mai stato nè un gesto nè violento, dato che il programma del Pd non è mai stato strappato da nessuno; Giordano, che è riuscito a far sembrare lucido persino Marco Pannella e che è riuscito a farsi, infine, convincere da Franco Frattini del fatto che, sostanzialmente, quando si parla di "impatto ambientale del Ponte sullo Stretto" si parla di una difficoltosa gestione di un tratto significativo di migrazione dei delfini. Giordano, dunque: che non è esattamente riuscito a spiegare cosa intenda per voto utile ma che, semplicemente guardandolo, è riuscito a racchiudere in mezzora di chiacchiere, prima della pubblicità, il perfetto significato di voto particolarmente inutile.
Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
martedì 18 marzo 2008
Franco Giordano e l'arcobaleno delle libertà
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