giovedì 20 dicembre 2007

Clementina Forleo

Clementina Forleo e Luigi De Magistris sono, sostanzialmente, stati fatti fuori dai loro posti di lavoro. Li trasferiranno, li cacceranno: boh. Si vedrà. Io so solo che la Forleo è sotto indagine della corte di cassazione per aver esondato nei propri giudizi, per aver scritto cose forzate parlando di D'Alema e Fassino e dei loro rapporti con Consorte. Ora, mi chiedo una cosa. Partendo dal presupposto che non condivido quasi nulla di quello che hanno contestato alla Forleo, o meglio, condivido un po' di cose ma due pesi e due misure ma fanno venire il vomito, mi piacerebbe sapere questo: per quale motivo "esondare" non è consentito per un magistrato mentre è consentito per chi quei magistrati dovrebbe tutelarli o meglio giudicarli? Avete mai sentito parlare di Csm? Organo di autotutela della magistratura, no? E allora mi spiegate perché la signora Letizia Vacca, in quota Comunisti Italiani, sul caso Forleo De Magistris ha detto così: "Credo che sia necessario che emerga che sono cattivi magistrati, e non perché fanno i nomi dei politici". A me sembra tanto un giudizio che sembra una sentenza. Ma tanto tanto.

6 commenti:

Demonio Pellegrino ha detto...

Concordo in pieno. Totalmente.

Per auqnto non mi piaccia il populismo spiccio di Grillo, quello che dice a proposito della Forleo è vero e sacrosanto: http://www2.beppegrillo.it/iniziative/forza_clementina.php?s=user

Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...
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Daniele Verzetti il Rockpoeta® ha detto...

Oggi accade che i magistrati che davvero fanno il loro lavoro sono oggetto di un vero e proprio mobbing per impedire loro di proseguire nelle loro indagini.

Se questo tentativo subdolo di disorientarli e farli cadere o quantomeno dissuaderli dal continuare non porta ai risultati sperati, allora si arriva al sottile venticello della calunnia e nel caso di De Magistris a sottrargli d'imperio l'inchiesta (in realtà come ben saprà di inchieste il magistrato di Catanzaro ne aveva ben tre e se non erro tutte e tre sottratte o quantomeno insabbiate).

Poteri forti nei media, in politica, nell'economia, una mafia oramai radicata nelle istituzioni come forse mai prima d'ora.

E la nostra Costituzione, come un reperto archeologico esposto in un museo: lo si può ammirare, ricordare ma non più utilizzare...

La ringrazio per lo spazio concessomi e mi scuso per i due commenti precedenti cancellati per errore ed errori.
Daniele il Rockpoeta

Demonio Pellegrino ha detto...

Daniele, sicuri pero' che la costituzione non sia il problema in questo caso, piu' che la soluzione? In fondo i poteri del CSM derivano da li'...

Claudio Cerasa ha detto...

Il Csm non può essere così una roba metà. O il potere dei giudici viene separato da quello dei politici oppure no. Una roba così mezzo e mezzo a me non piace, e mi pare tanto una presa per il culo.