Una mostra veramente bella, come non se ne vedevano da anni a Roma. Cara, come al solito, ma veramente notevole. Bellissimi i quadri di Rothko (quello più bello, secondo me, resta questo, ma il problema di Rothko e che se non lo vedi a un palmo non crederesti mai che quei due colori e quei parallelepipedi si allarghino e si stringano, e tu sembri essere lì dentro). I quadri più belli sono quelli del 1957, ma per capire Rothko è importante l'occhio disegnato nel quadro di Tiresia. Mi piace da impazzire Rothko perché riesce a entrare nella tua pupilla e ti mette e ti toglie gli occhiali senza che tu te ne accorga e quello che prima ti sembra sfocato diventa così incredibilmente nitido che ti acceca: guardate questo quadro qui, è simile a un gigantesco yellow che era esposto qui a Roma; giuro, era una roba pazzesca.
Se non lo conoscete date un'occhiata a Gregory Grewdson, uno che prepara una foto come se stesse girando un film. Fenomenale.
Cerazade ha cambiato indirizzo, e ora è qui
lunedì 7 gennaio 2008
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento