venerdì 10 ottobre 2008

Il Foglio.it "Reunion"

Qui.
Prima di scoprire che l’ultima originale presa di posizione del Partito democratico è quella di andare festanti in piazza a manifestare contro il Cav. stando però attenti a non dare l’impressione di manifestare anche contro il governo del Cav., la riunione di oggi mette a fuoco le due posizioni presenti in redazione sulla crisi economica internazionale: da un lato c’è chi sostiene che il mondo finanziario si sarebbe salvato assai più velocemente senza la manina invisibile dei governi (sia maledetto lo statalismo!); dall’altro lato c’è chi sostiene che quel mondo, già prossimo al crollo, sia crollato proprio perché la manina invisibile dei governi doveva intervenire ben prima (sia maledetto il capitalismo!). In altre parole, l’aspetto che lascia perplessa parte della redazione è che non si capisce se sia il panico a scatenare i politici o se siano i politici a scatenare il panico (e c’è da dire che non è il massimo vedere un politico che prova a incoraggiare il mercato spiegando che le banche – seppur sane – verranno salvate dal governo, che l’economia – seppur sana – verrà salvata dal governo, che i consumatori – seppur in perfetta salute – verranno salvati dal governo, e il tutto con un registro di parole che fino a pochi giorni fa veniva utilizzato solo per descrivere lo stato di salute della difesa della Juventus o al massimo per mettere in evidenza la fecondità del bacino elettorale della sinistra Arcobaleno). Il resto della riunione è caratterizzato poi da uno scoop alemanniano, da uno dei temi che più appassiona una parte del settore politico (è il Cav. che ha bisogno di W. oppure è il CaW che può fare tranquillamente a meno di W.), da una proposta di editoriale sul mondo che crolla e l’Iraq che però non va poi così male; anche se poi l’ovazione finale è per una magnifica proposta che arriva dal settore economia: perché mentre le maestre e gli studenti vanno in piazza per manifestare contro il governo sembra ci sia qualcuno che alla fine non se la passa così male: le fabbriche di grembiulini.

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